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Attualità mercoledì 13 giugno 2018 ore 13:58

Sacche di sangue 'difettose', interrogazione M5S

Il consigliere regionale 5 Stelle Quartini: "Da tre anni centinaia di sacche di sangue vengono inutilmente gettate via nell'area vasta nord-ovest"



FIRENZE — Il consigliere regionale del M5S Andrea Quartini ha presentato una nuova interrogazione su una vicenda incentrata sulla gestione delle sacche di sangue per le trasfusioni nell'area vasta nord ovest.

“Nel novembre 2015 alcuni medici segnalarono all’allora direttore del Centro Regionale Sangue Toscana che nell’Area Vasta Nord-Ovest molte sacche in cui veniva raccolto il sangue intero presentavano delle strane escrescenze in superficie - spiega Quartini in una nota - Le conseguenze erano disdicevoli: le sacche difettose esplodevano durante la lavorazione, imbrattando strumenti, ambienti e personale. Cosicché fu deciso, quando l’anomalia veniva rilevata all’ispezione visiva, di non lavorarle né immetterle in circolo, ma di eliminarle”. 

“Dopo una rapida indagine con l’azienda produttrice emerse che per evitare quell’impronta bastava seguire le istruzioni riportate sulla scatola - spiega Quartini - ovvero non impilare più di tre scatole alla volta per evitare che la pressione eccessiva ne provocasse la deformazione".

La responsabilità non era quindi attribuibile all'azienda produttrice ma alle modalità di deposito e conservazione delle sacche nelle strutture toscane.

"La responsabilità era in capo ai magazzini Estar (l'ente che si occupa dell'approvvigionamento di materiali e tecnologie per conto delle Asl toscane, ndr) - sottolinea Quartini nella nota - e sarebbe bastato richiamare Estar per evitare che la situazione si protraesse. Peccato che all’epoca era da poco avvenuta la transizione dagli Estav dlele singole Asl all'Estar regionale, era in corso l’ennesimo avvicendamento di direttori al Centro Regionale Sangue e quindi molti degli interlocutori istituzionali erano cambiati. Nel passaggio di consegne, l’argomento sacche di sange scomparve di fatto dall’agenda”.

“Nonostante innumerevoli nuove segnalazioni, ad oggi NESSUNO, nemmeno l’attuale direttore del Centro Regionale Sangue, forse troppo presa dal suo nuovo doppio incarico ha ancora affrontato il problema richiamando all’ordine Estar, il cui direttore è da poco cambiato nella girandola di nomine post-Calamai - scrive ancora il consigliere regionale 5 Stelle - col risultato netto che, in tre anni, si sono gettate nel secchio dei rifiuti svariate centinaia di sacche di sangue altrimenti utilizzabili, donate da ignari cittadini! E questo per certo in un’area vasta, ma temiamo che il problema sia diffuso anche alle altre due”.

“Il danno non parrebbe solo morale per i donatori di sangue, ma anche erariale, se pensiamo che ogni unità così eliminata vanifica le centinaia di euro spese per raccoglierla fra personale infermieristico, kit, lavorazione e test per gli agenti infettivi - puntualizza Quartini - A questi danni andrebbero aggiunti  i rischi biologici, sia per gli operatori (a nessuno fa piacere vedersi “esplodere” vicino una sacca di sangue) che per i riceventi: infatti per ogni unità esplosa ed eliminata è verosimile ne siano state immesse in circolo molte difettate ma non a tal punto da esplodere durante la lavorazione. Pare utile ricordare che i microorganismi si insinuano anche attraverso fori microscopici, e che, una volta all’interno della sacca, trovano un ambiente ideale dove proliferare”.

“Ricordiamo anche che nella stessa Area Vasta Nord-Ovest si sono verificati negli ultimi anni almeno tre decessi di pazienti potenzialmente riconducibili a sepsi posttrasfusionale -  conclude Quartini - Come Movimento 5 Stelle esigiamo che i responsabili interrompano subito questa follia e vigilerò attentamente affinché questo accada”.


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