Scuola, poco personale e alunni in aumento

Il suono della campanella il 15 settembre rischia di trovare gli istituti ancora sguarniti di personale Ata e i sindacati annunciano battaglia

FIRENZE — L'inserimento di 89 unità, oltretutto "a detrimento di altre regioni" dicono i sindacati, serve a poco di fronte al taglio nell'arco di due anni di 200 persone. Questione di numeri, dicono in coro Flc Cgil, Cisl scuola, Uil scuola e Snals Confsal. In 5 anni, infatti, si sono registrati 21mila studenti in più di cui 2.650 con disabilità per un totale di mille classi. Cifre alla mano, questo significa che se nell'anno scolastico 2011/2012 il rapporto tra collaboratori scolastici e alunni era di 1 a 57, oggi è di 1 a 60.

Insomma, i conti non tornano. Da qui la nuova richiesta delle sigle sindacali per un incontro urgente rivolta al direttore scolastico regionale della Toscana Domenico Petruzzo, all'assessore regionale Cristina Grieco, oltre che all'Anci e ai dirigenti scolastici delle scuole di ogni ordine e grado della Toscana. Tra i problemi che i sindacati chiedono di risolvere al più presto ci sono il blocco delle assunzioni del personale Ata e le norme che impediscono le sostituzioni del personale assente per malattia.

"L'aumento parziale del personale Ata c'è ma non serve a rendere sostenibile la situazione delle scuole", spiega il segretario regionale della Flc Cgil Alessandro Rapezzi.

C'è poi una parola che i sindacati vogliono cancellare, cioè 'razionalizzazione', che negli ultimi anni si è tradotta in accorpamenti e tagli nelle scuole. E poi c'è l'altra richiesta, cioè lo stop agli affidamenti di servizi a ditte esterne. "Il problema è che la presenza degli appalti porta un taglio del personale Ata - aggiunge Rapezzi - dove si appaltano le pulizie, per esempio, non ci sono i custodi. Quel personale non potrà avere la flessibilità che ha il personale scolastico e quindi nascono problemi di organizzazione".

I sindacati ora promettono battaglia ma il tempo è poco: il ritorno sui banchi, in fondo, non è poi così lontano.

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