Monitor Consiglio martedì 28 maggio 2024 ore 21:19 Spazio a cura dei gruppi politici del Consiglio regionale della Toscana
Sport, via libera in commissione alla nuova legge regionale
“La riforma per affidamento impianti sportivi è una svolta in nome dell’inclusività e dell’accessibilità"
FIRENZE — Approvata questa mattina in commissione sanità la proposta di legge che riformula il regolamento attuativo locale per l’affidamento in gestione degli impianti sportivi.
“Oggi la Toscana compie un passo avanti importante verso una nuova concezione della pratica sportiva, che mette al centro accessibilità, integrazione e inclusività. Con la proposta di legge approvata oggi in commissione sanità e politiche sociali e che presto arriverà sui banchi del Consiglio regionale, siamo andati ad aggiornare i criteri con cui si affidano gli impianti sportivi nei territori, puntando sulla valorizzazione dell’offerta sportiva rispetto all’aspetto economico. Un modo per migliorare anche gli strumenti con cui Comuni e realtà sportive operano per il benessere delle comunità. Si tratta di un testo di riforma nato dall’unificazione del testo presentato dal gruppo del Partito Democratico e da Forza Italia, e oggi approvato all’unanimità a seguito di un lavoro congiunto con le forze politiche di opposizione”.
È quanto dichiarano Andrea Vannucci, consigliere regionale Pd e Marco Stella, consigliere regionale FI, primi firmatari della normativa Disposizioni in merito al regolamento attuativo locale per l’affidamento in gestione degli impianti sportivi. Modifiche alla l.r. 21/2015, ed Enrico Sostegni, consigliere regionale Pd e presidente della commissione sanità e politiche sociali.
“La legge all’interno del mondo dello sport rappresenta una piccola ma significativa svolta – continuano Vannucci, Sostegni e Stella - Il nuovo regolamento prevede, infatti, che l’affidamento degli impianti avvenga in via preferenziale a società e associazioni sportive dilettantistiche, enti di promozione sportiva, discipline sportive associate e federazioni sportive nazionali, nonché a raggruppamenti temporanei tra i predetti soggetti, secondo procedure ad evidenza pubblica. I criteri che la normativa chiede di valutare sono la storicità sul territorio e l’esperienza nel settore, il numero dei tesserati alla federazione sportiva di riferimento, con particolare riferimento ai tesserati del settore giovanile, le tariffe praticate e prezzi d’accesso oltre che ovviamente all’affidabilità economica, l’organizzazione di attività rivolte ai giovani, ai diversamente abili e agli anziani; e ancora, la qualificazione professionale degli istruttori, degli allenatori e degli staff tecnici utilizzati e le modalità organizzative di conduzione, funzionamento e manutenzione dell’impianto".
"Nel regolamento gli enti locali possono, inoltre, individuare modalità di coinvolgimento attivo degli enti del Terzo settore attraverso forme di co-programmazione e co-progettazione, oltre ad inserire misure volte a favorire il coinvolgimento degli enti sportivi dilettantistici, in modo particolare i soggetti iscritti nei programmi di rigenerazione, riqualificazione e ammodernamento degli impianti sportivi - concludono Vannucci, Sostegni e Stella - È un progetto di legge che incarna una visione dello sport come strumento di promozione e presidio sociale di cui siamo orgogliosi e che ben rappresenta la tradizione toscana”.
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