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Attualità domenica 14 febbraio 2016 ore 13:00

Nuova stretta sulle partecipate

Giro di vite sui compensi degli amministratori e spesa per il personale congelata dalla Regione in attesa delle nuove disposizioni



FIRENZE — A breve dovrebbe arrivare il decreto del ministero dell'Economia e delle Finanze per definire le cinque fasce entro le quali saranno articolate le società partecipate e che serviranno a stabilire i compensi massimi. 

Nel frattempo la Regione spiega di mantenere sotto controllo la spesa del personale e di rispettare i tetti per i compensi di amministratori e membri dei consigli di amministrazioni per le società in house o altre società a totale partecipazione pubblica.

La spending review avviata nel 2010, spiega il presidente della Regione Toscana Enrico Rossi, "fino ad oggi ci ha permesso di risparmiare 160 milioni di euro. La priorità è salvaguardare le politiche per l'istruzione e il diritto allo studio, la cultura e il sociale".

Intanto la giunta toscana, su proposta dell'assessore Bugli, ha approvato una delibera di indirizzo per le Terme di Casciana e Terme di Montecatini da cui prossimamente la Regione ha già annunciato di voler uscire. La scelta è quella di ridurre di almeno del 20 per cento il costo annuo per gli amministratori unici delle due società, dal 2015. Ai due amministratori si chiede anche di predisporre misure analoghe per le controllate Bagni di Casciana e Gestioni complementari.

Nel mirino della delibera anche la spesa per il personale. Per Sviluppo Toscana, Ala Toscana, Terme di Casciana, Terme di Montecatini e Terme di Chianciano immobiliare è stato approvato un indirizzo comune per il blocco di qualsiasi aumento degli oneri nell'ambito della contrattazione decentrata. 

La giunta ha dato il via libera anche ad una seconda delibera che riguarda gli enti dipendenti, cioè Arpat, Toscana Promozione, Ars, Artea, Irpet, Azienda per il diritto allo studio universitario, i tre Parchi regionali, l'Autorità portuale regionale, l'ente Terre regionali toscane e il Consorzio LaMMA. Per tutti la spesa complessiva per il personale nel 2016 non dovrà superare quella del 2014.


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