Attualità mercoledì 10 maggio 2023 ore 18:45
I toscani pagano di più per mangiare di meno

Acquisti di alimentari in calo ma scontrini più salati per le famiglie toscane. Ecco il borsino aggiornato degli alimenti freschi e da dispensa
FIRENZE — Le famiglie toscane mangiano di meno ma spendono di più, per via di rincari alle stelle che vedono quale nuovo simbolo del lusso l'olio di semi di girasole, il cui prezzo è quasi raddoppiato nell'ultimo anno (+93%). Intanto gli acquisti dei toscani per i generi alimentari sono calati del -4,7% rispetto al primo trimestre 2022, mentre la spesa complessiva è cresciuta del +7,7%.
I dati arrivano dall'Osservatorio prezzi del ministero del Made in Italy e mettono a confronto i prezzi di Marzo 2022 e Marzo 2023.
A parziale consolazione c'è il rallentamento nella corsa dei prezzi di frutta e verdura, ma sono molti i generi di prima necessità andati incontro a un'impennata di costi non sempre giustificata, come nel caso dell'olio di semi di girasole, dall'inizio della guerra in Ucraina con le difficoltà di approvvigionamento e dalla crisi energetica.
Il borsino alimentare
Se a Marzo 2022 un litro di olio di semi di girasole costava 1,72 euro, adesso lo si paga 3,32 euro con un incremento del +93%. Al secondo posto nella classifica dei rincari in Toscana stilata da Coldiretti regionale c'è la farina di frumento (+58%) passata da 0,58 centesimi a 0,92 euro e al terzo la pasta (+52%), nonostante agli agricoltori, che producono la materia prima essenziale, il grano appunto, sia riconosciuto un prezzo inferiore al 30% rispetto allo stesso periodo di un anno fa.
Al quarto posto troviamo il riso (+51%), diventato un alimento sempre più presente nella nostra dieta, al quinto il barattolo di yogurt da 125 grammi (+44%) mentre al sesto la passata di pomodoro (+39%). In settima posizione c’è il burro (+32%) seguito all’ottavo dal prosciutto cotto (+25%) e al nono dal petto di pollo (+24%). Chiudono la classifica, al decimo posto, i bastoncini di pesce surgelati (+23%).
Al banco dell’ortofrutta la situazione va migliorando. Per acquistare un chilo di insalata lattuga si spende il 14% in meno, per i finocchi il 24% in meno ma anche per spinaci a foglia liscia (-1,3%), per i kiwi (-17%), per le pere kaiser (-15%) il cartellino è in discesa, mentre sono stabili quelli per fragole e mele golden.
"Considerando il tasso di inflazione nazionale del mese di aprile (8,3%) - è il calcolo di Coldiretti Toscana - alle famiglie toscane fare la spesa oggi costa complessivamente 64 milioni di euro in più al mese".
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