Attualità sabato 07 maggio 2022 ore 09:34
Ucraina, Misericordie toscane in Moldavia
E' la missione più lunga fin qui condotta dalle Misericordie, verso la capitale Chisinau, per un piccolo paese dove sono arrivati migliaia di ucraini
FIRENZE — Misericordie toscane di nuovo in strada per offrire aiuto nella crisi umanitaria causata dalla guerra in Ucraina, la destinazione è Chisinau, capitale della Moldavia.
E’ la missione più lunga fin qui condotta dalle Misericordie: ci vorranno tre giorni per arrivare a destinazione (presumibilmente nella notte tra lunedì e martedì prossimi), via Ungheria e Romania ed altrettanti per tornare a casa. Al rientro a bordo ci saranno anche sei esuli ucraini, che verranno poi accolti in Toscana, in collaborazione con il Comune di Siena.
Lo scopo è dare una mano a un paese piccolo, una volta e mezzo la Toscana e con pochi abitanti in più, circa 4 milioni, nel sostenere il grande flusso di esuli ucraini che hanno varcato la frontiera e dove finora sono stati pochi gli aiuti internazionali arrivati.
Stamani la missione organizzata dalla Federazione regionale delle Misericordie è partita dal centro smistamento degli aiuti allestito alla Mercafir di Firenze con tre mezzi: un tir messo a disposizione dalla Confederazione nazionale delle Misericordie e due furgoni della Misericordia di Castelfiorentino. A bordo 34 pallets di generi di prima necessità, medicinali, abiti per bambini, alimenti non deperibili. Sei i volontari delle Misericordie che percorreranno, dandosi il cambio alla guida, oltre 2200 chilometri per arrivare a destinazione nell’hub degli aiuti allestito dal governo moldavo a Vatra, vicino alla capitale Chisinau.
La missione è stata organizzata in stretta collaborazione con l’Ambasciata moldava di Roma, grazie all’interessamento del Console onorario della Repubblica di Moldavia a Firenze, dottor Alessandro Signorini: “Questa delle Misericordie toscane è una delle prime missioni internazionali che arrivano in Moldova, dove anche la protezione civile italiana ha allestito un campo per i profughi. Dall’Ucraina sono stati in tanti a varcare le frontiere moldave, un mese fa c’erano 300 mila persone. Ora la situazione si è un po’ ridimensionata, alcuni sono passati in Polonia e Repubblica Ceca, altri sono tornati a casa; ma restano comunque oltre centomila esuli ucraini".
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