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Attualità mercoledì 22 gennaio 2020 ore 18:00
Un numero unico per le emergenze in ospedale
E' stato attivato negli ospedali della Toscana il numero unico per le emergenze intraospedaliere, riservato agli operatori sanitari
FIRENZE — E' entrato in funzione il numero unico per le emergenze sanitarie intraospedaliere, un numero nato per aumentare la sicurezza di tutti coloro che si trovano all'interno degli ospedali, pazienti, visitatori e operatori sanitari. Il numero, conosciuto solo da chi opera all'interno delle strutture ospedaliere, mette in moto la macchina delle emergenze nel caso che avvenga un evento traumatico come una caduta, un infarto, un ictus, o un peggioramento clinico di chi è già ricoverato in ospedale. Grazie al numero interno la risposta sarà sempre più tempestiva.
"Quando un evento traumatico avviene fuori dall'ospedale - spiega l'assessore Saccardi - viene chiamato il 118. In ospedale no, perché culturalmente siamo orientati a pensare i nostri ospedali come luoghi estremamente sicuri. In realtà non è così, incidenti ed eventi avversi si possono verificare anche dentro l'ospedale. Ed è necessario intervenire con tempestività e nella maniera giusta. Il numero unico intraospedaliero aumenta la sicurezza per tutti coloro che a vario titolo (pazienti, visitatori, operatori) si trovano all'interno delle aree ospedaliere. Si tratta di circa 40.000 pazienti che ogni giorno sono nei nostri ospedali, a cui si aggiungono gli operatori della sanità e i tanti visitatori".
Un nuovo modello d'emergenza partito in tutti e 43 gli ospedali toscani dove sono stati creati team composti da professionisti in grado di garantire una risposta a queste emergenze h24
"Il modello - chiarisce Matteo Nocci - mira in particolare a superare la possibile variabilità e frammentazione correlata alla presa in carico delle urgenze/emergenze intraospedaliere, come infezioni, ictus, traumi o emergenze cardiologiche, uniformandone le modalità di attivazione e le procedure operative su tutto il territorio regionale. Si vuole garantire maggiore sicurezza, risolvere alcune criticità, favorire il lavoro dei professionisti e pareggiare alcune disparità tra i diversi ospedali".
Questa avviata dalla Toscana è la prima esperienza strutturata a livello regionale come risposta agli eventi traumatici che avvengono dentro gli ospedali. E' un modello avanzato e coerente con le più recenti evidenze scientifiche, che dimostrano come questi sistemi permettano una diminuzione della mortalità intraospedaliera e del ricorso a livelli di cura maggiore, assicurando un notevole progresso in termini di sicurezza e performance ospedaliera.
Nei prossimi mesi questo modello verrà monitorato e consolidato grazie ad un sistema informatizzato e la formazione per gli operatori coinvolti.
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