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Cronaca mercoledì 04 giugno 2025 ore 18:38

Violenza in carcere, detenuto aggredisce un agente

Il carcere di Sollicciano

Il fatto è avvenuto nel reparto giudiziario maschile. Un agente è colpito al volto e ad un braccio. Due poliziotti al pronto soccorso



FIRENZE — Un agente di polizia penitenziaria aggredito nel carcere di Sollicciano. A denunciare l'accaduto, in una nota, è il sindacato UilPa.

Il fatto è avvenuto nel reparto giudiziario maschile. "Un’aggressione improvvisa, inaspettata" scrive il sindacato, in cui "L’agente è stato colpito con un pugno in pieno viso e poi al braccio da un ferro appuntito".

"Grazie all’allarme antiaggressione e all’intervento di altri colleghi - prosegue il sindacato UilPa- si è scongiurato un epilogo ben più grave, bloccando l’aggressore che non accennava a fermarsi tant’è che successivamente due poliziotti si sono dovuti recare al pronto soccorso".

"La situazione negli istituti penitenziari  - interviene Laura Pierini, segretaria territoriale di Firenze della UilPa polizia penitenziaria - è sempre più ingestibile. Minacce, aggressioni, rivolte e atti turbativi di ogni genere all’interno dei Reparti a cui si aggiunge un degrado strutturale e di mancanza di igiene che mettono a rischio l’incolumità sia del personale di polizia penitenziaria che gli altri detenuti. Si può tranquillamente dire che siamo nelle mani solo del personale che lavora all’interno dei reparti e della loro professionalità e coraggio".

"La mancanza di una Direzione stabile - aggiunge Antonio Mautone, segretario generale territoriale Uilpa polizia penitenziaria di Firenze - accresce il senso di precarietà e del vivere giorno per giorno, senza prospettive di miglioramento. Anni di denunce sulle condizioni di degrado e abbandono della struttura anche in termini di risorse umane a cui seguono con regolarità visite ed ispezioni che ad oggi non hanno portato a maggiore sicurezza né a un miglioramento in termini di dignità lavorativa né di vita per le persone detenute della qualità di vita e lavorativa. Pur di fronte a queste crescenti e disarmanti difficoltà, continuiamo a credere in quello che facciamo nella speranza che qualcosa di muova nella direzione giusta".


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