Spettacoli giovedì 30 marzo 2017 ore 21:12
Muti dirige il Maggio per il G7 delle culture
Concerto nel Salone dei Cinquecento alla presenza del premier Gentiloni per chiudere il primo giorno del vertice internazionale sulla cultura
FIRENZE — Hanno percorso il Corridoio Vasariano per arrivare agli Uffizi e poi in Palazzo Vecchio i ministri dei sette Paesi che hanno preso parte al G7 della Cultura a Firenze, culminato nella firma della 'dichiarazione di Firenze' che istituzionalizza l'impegno collettivo a difendere il patrimonio culturale da guerre e terrorismo.
Il presidente del Consiglio Paolo Gentiloni, che ha accolto le delegazioni agli Uffizi, ha esordito ringraziando il sindaco Dario Nardella e il ministro Dario Franceschini. "Per l'Italia cominciare la presidenza del G7 a Firenze e sui temi della cultura non ha bisogno di troppi commenti, è la scommessa su uno dei valori che il nostro Paese rivendica e sul dovere che abbiamo come comunità internazionaledi preservare e difendere questo valore".
A mettere il sigillo sulla giornata, la prima del vertice che si protrarrà anche domani, è stato poi il concerto del Maggio Musicale diretto dal maestro Riccardo Muti che, prima, ha pronunciato in inglese un discorso contro l'oppressione e le dittature che minacciano la cultura ovunque nel mondo.
"E' un onore per me e questi musicisti fare parte del G7 per la cultura; la cultura è fondamento della società. Su questo non ancora abbastanza ès tato fatto", ha detto Muti.
"Tra il 1800 e il 1900 i compositori italiani contribuirono a unire l'Europa, facendosi ascoltare e portando la loro voce in ogni sua parte - ha poi aggiunto - Ebbero grande influenza e furono davvero il primo segno dell'Europa unita. Noi musicisti abbiamo sempre messo fiori nei cannoni; ogni volta che andiamoin giro per il mondo portiamo bellezza, cultura e storia. Ogni volta, invece, che un dittatore va al potere la prima cosa che fa è togliere la voce alle persone che fanno cultura. Stasera,al contrario, noi parliamo e facciamo musica dalla città che è stata culla del Rinascimento. Questo è un grande messaggio disperanza, lanciato da noi musicisti, verso il futuro".
Poi l'appello al presidente del Consiglio Paolo Gentiloni "per riportare le spoglie di Luigi Cherubini, nella sua città natale, a Firenze". "Primo ministro - ha aggiunto Muti, parlando in inglese - occorre riportare le spogliedel compositore nella sua città. A Firenze c'è solo ilsarcofago, nella basilica di Santa Croce". I resti di Cherubini si trovano infatti a Parigi,dove è morto, nel cimitero del Père-Lachaise. "Sono tantidecenni che provo a riportarle a casa", ha aggiunto Mutiricordando che anche Brahms, di cui l''orchestra del Maggiomusicale stasera esegue la Seconda, "amava Cherubini".
Il programma del concerto prevedeva il 'Guglielmo Tell' di Rossini e la 'Seconda' di Brahms.
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