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Lavoro lunedì 13 settembre 2021 ore 09:19
Gkn, sindaci in guerra contro le delocalizzazioni
Oltre 100 sindaci hanno firmato l'appello contro le delocalizzazioni. I 422 licenziamenti di Gkn a Campi Bisenzio diventano un caso scuola nazionale
FIRENZE — Una crociata contro le delocalizzazioni è partita dalla Toscana, i sindaci Emiliano Fossi e Dario Nardella hanno sottoscritto per primi un appello rivolto al premier Mario Draghi per chiedere un intervento legislativo che possa evitare casi come i 422 licenziamenti alla Gkn di Campi Bisenzio. Sono oltre 100 i sindaci che hanno aderito in poche ore.
"Quello che è successo alla Gkn riguarda tutti noi. È già accaduto e accadrà ancora se non cambieranno le regole" recita l'appello al presidente del Consiglio Mario Draghi contro le delocalizzazioni che vede tra i primi firmatari i sindaci di Firenze e di Campi Bisenzio.
Tra i sindaci firmatari il primo cittadino di Prato, Matteo Biffoni, di Empoli Brenda Barnini, di Viareggio Giorgio del Ghingaro, ed ancora Lucca, Livorno, Monteriggioni, Volterra, Altopascio fino ad oltre 100 comuni toscani in poche ore. L'appello è esteso a tutta Italia ed il caso Gkn diventa una caso scuola.
L'appello sottolinea così alcune delle criticità riscontrate dagli amministratori locali "Può accadere che la finanza pieghi le scelte verso la speculazione anziché verso la produzione. Che le chiusure giungano improvvise e inaspettate. Che si blocchi una fabbrica che rende e lavora. Che si rifiuti il confronto con le istituzioni".
Cosa chiedono i sindaci "approvare rapidamente una norma efficace e severa contro le delocalizzazioni, in una strategia di sviluppo del Paese che premi e valorizzi le imprese che invece investono correttamente in Italia privilegiando l'occupazione e la produzione".
L'appello prosegue "Le persone e i territori non possono essere trattati così, come se fossero strumenti di un profitto senza scrupoli... E dobbiamo lavorare perché la transizione ecologica non diventi una scusa ma sia l'occasione per difendere insieme l'ambiente e il lavoro, sostenendo le imprese che si impegnano a farlo".
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