Cronaca martedì 07 novembre 2017 ore 18:18
Il clan che lavava i soldi sporchi in Toscana
I proventi dell'attività illecita dei Mallardo reinvestiti in due ditte edili di Figline Valdarno. Venticinque sequestri tra Reggello e Montevarchi
FIRENZE — Diciannove arresti, 59 immobili e 9 società sequestrate per un totale di 50 milioni. Sono i numeri del maxi sequestro eseguito dalla polizia contro il clan Mallardo, al vertice di un cartello di famiglie camorristiche attivo a Napoli ma con tentacoli anche in Toscana, Abruzzo e Lazio dove i proventi delle attività illecite erano investiti in attività pulite, in particolare nel settore dell'edilizia. Sono in tutto venticinque gli immobili sequestrati in Toscana, sei quali nove a Reggello e sedici a Montevarchi.
A esporre i particolari dell'operazione sono stati il procuratore di Napoli Giovanni Melillo, il procuratore aggiunto e coordinatore della Dda Giuseppe Borrelli, il dirigente dello Sco Alessandro Giuliano alla presenza di dirigenti e funzionari delle squadre mobili di Napoli e Firenze che hanno svolto le indagini.
Da quanto emerso, il denaro sporco era riciclato anche attraverso due aziende edili con sede a Figline Valdarno e intestate a dei prestanome. In sostanza le due società erano foraggiate con i soldi che arrivava da imprese legate al clan e dal 2002 al 2011 secondo gli investigatori hanno acquistato immobili e terreni nelle province di Arezzo e Firenze per un valore di circa due milioni e mezzo di euro. Non solo, da quanto emerso avrebbero anche venduto lotti e unità abitative per un valore dichiarato di circa otto milioni e mezzo di euro.
L'organizzazione era guidata dal boss Francesco Mallardo che ha ricevuto l'ordinanza di custodia cautelare nel carcere milanese di Opera. Insieme a lui, tra le persone destinatarie del provvedimento, anche Antimo Liccardo che secondo gli investigatori è un personaggio di spicco della cosca di Giugliano in Campania, oltre che fiduciario del boss. Tra gli indagati nell'inchiesta c'è anche un 66enne campano residente da tempo in Toscana.
Gli inquirenti si sono avvalsi in particolare di indagini patrimoniali e di intercettazioni telefoniche e ambientali. Poco rilevante invece il contributo che è arrivato dai collaboratori di giustizia e questo secondo gli investigatori rivela quanto il clan Mallardo sia un gruppo estremamente coeso con rare se non inesistenti defezioni.
Se vuoi leggere le notizie principali della Toscana iscriviti alla Newsletter QUInews - ToscanaMedia. Arriva gratis tutti i giorni alle 20:00 direttamente nella tua casella di posta.
Basta cliccare QUI
|