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Attualità mercoledì 21 aprile 2021 ore 20:09
Riapertura di bar e ristoranti diventa un incubo
Solo la metà delle attività può riaprire al pubblico. Il presidente Fiepet Confesercenti ha suonato l'allarme per i baristi e ristoratori fiorentini
FIRENZE — La somministrazione può riaprire al pubblico dal 26 Aprile ma forse non per tutti sarà così, serpeggia malumore tra gli esercenti della provincia di Firenze che non hanno la possibilità di rispettare i limiti imposti dalla nuova normativa.
Secondo Franco Brogi, presidente di Fiepet Confesercenti Firenze "L’annuncio che ha inizialmente illuso e rasserenato gli oltre 340mila baristi e ristoratori sta diventando un incubo per la stragrande maggioranza di essi. A registrare un rallentamento delle restrizioni, lunedì, sarà meno di un ristorante o pub su due, quelli che hanno a disposizione uno spazio all’aperto da dedicare al consumo. E tra i quasi 150mila bar la quota è ancora inferiore”.
Dopo un anno gli esercenti si aspettavano una riapertura basata su dei protocolli e non su limitazioni che rischiano di separare chi ha la possibilità di uno spazio esterno da chi non ce l'ha.
Brogi accusa "Dopo sei mesi di chiusura forzata a cena, di cui quasi quattro in zona rossa, la maggioranza assoluta delle imprese vede di nuovo slittare le prospettive di poter tornare a servire all’interno dei locali e solo a pranzo, non prima del prossimo primo Giugno".
Il presidente Fiepet ha sottolineato "Si tratta di un provvedimento parziale e contraddittorio, anche perché è esplicitamente previsto che altri locali al chiuso possano tranquillamente permettere il consumo all’interno. E che genera non solo distorsioni concorrenziali tra chi ha e chi non ha dehors, ma anche nuove incertezze: come si fronteggeranno le avversità climatiche? E soprattutto, ci chiediamo come si farà a sostenere l’attività anche nei pubblici esercizi che potranno riaprire il servizio al tavolo, visto che gli spazi all’aperto valgono, in media, appena il 20 per cento della capienza complessiva dei locali".
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