Attualità giovedì 23 febbraio 2023 ore 10:24
Scontri al liceo, la preside "No all'indifferenza"
In una lettera aperta agli studenti la dirigente del liceo scientifico Leonardo da Vinci invita gli studenti alla consapevolezza su quanto li circonda
FIRENZE — Lei si chiama Annalisa Savino, ed è la preside del liceo scientifico fiorentino Leonardo da Vinci. In questa veste ha scelto di inviare una circolare, una sorta di lettera aperta ai suoi studenti ma non solo, sull'aggressione avvenuta lo scorso sabato 18 Febbraio davanti a un altro storico liceo di Firenze, il Michelangiolo.
Per quei fatti sei giovani del movimento di destra Azione Studentesca sono stati identificati da parte della Digos, e adesso la procura fiorentina indaga per violenza privata aggravata, così come quella minorile dato che alcuni tra gli indagati sono minorenni.
La preside Savino ha scelto di rivolgere sull'episodio un messaggio alla sua comunità scolastica, ma presto la sua circolare è divenuta virale per l'appello alla consapevolezza e a non restare indifferenti. Eccone il testo.
"In merito a quento accaduto lo scorso sabato davanti al Liceo Michelangiolo di Firenze, al dibattito, alle reazioni e alle omesse reazioni, ritengo che ognuno di voi abbia già una sua opinione, riflettuta e immaginata da sé, considerato che l'episodio coinvolge vostri coetanei - scrive rivolta agli studenti - e si è svolto davanti a una scuola, come lo è la vostra".
"Il fascismo in Italia non è nato con le grandi adunate da migliaia di persone. E' nato ai bordi di un marciapiede qualunque, con la vittima di un pestaggio per motivi politici che è stata lasciata a se stessa da passanti indifferenti. 'Odio gli indifferenti' diceva un grande italiano, Antonio Gramsci, che i fascisti chiusero in carcere fino alla morte, impauriti come conigli dalla forza delle sue idee"
"Inoltre, siate consapevoli che è in momenti come questi che, nella storia, i totalitarismi hanno preso piede e fondato le loro fortune, rovinando quelle di intere generazioni. Nei periodi di incertezza, di sfiducia collettiva nelle istituzioni, di sguardo ripiegato dentro al proprio recinto, abbiamo tutti bisogno di avere fiducia nel futuro e di aprirci al mondo, condannando sempre la violenza e la prepotenza".
"Chi decanta il valore delle frontiere, chi onora il sangue degli avi in contrapposizione ai diversi, continuando ad alzare muri, va lasciato solo, chiamato con il suo nome, combattuto con le idee e con la cultura. Senza illudersi che questo disgustoso rigurgito passi da sé. Lo pensavano anche tanti italiani per bene cento anni fa ma non è andata così”.
Stamani in una trasmissione televisiva il ministro dell'istruzione Giuseppe Valditara ha definito impropria l'iniziativa della preside Savino.
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