Attualità giovedì 09 luglio 2020 ore 15:00
Anticorpi clonati per curare il Covid
L'Azienda ospedaliera e universitaria di Careggi ha reso nota una collaborazione internazionale per la clonazione di anticorpi contro il Covid 19
FIRENZE — Il Direttore Generale dell’Israel Institute for Biological Research, Shmuel Shapira, il Direttore Generale dell’Azienda Ospedaliero Universitaria Careggi di Firenze, Rocco Damone, e il Presidente della Fondazione Toscana Life Science, Fabrizio Landi, hanno sottoscritto oggi un protocollo finalizzato alla ricerca di una cura per il virus Covid 19.
Sulla base dell’intesa, l’AOU Careggi e la Fondazione TLS implementeranno insieme all’Istituto Israeliano di Ricerca Biologica, uno dei centri di eccellenza mondiali nel campo della ricerca biologica e fautore di un rivoluzionario sviluppo scientifico per la cura al covid19, studi sierologici su campioni di plasma di persone colpite e guarite dal virus, al fine di mettere a punto una terapia efficace basata sulla individuazione e clonazione di anticorpi monoclonali. L’accordo tra gli istituti di così elevato rilievo nel panorama mondiale, si propone di fornire un contributo potenzialmente decisivo alle possibilità di guarigione dei malati da Covid-19.
“L’Ambasciata di Israele in Italia - ha spiegato l’Ambasciatore Dror Eydar - ha avviato questa cooperazione scientifica nello spirito di collaborazione ed amicizia con la nostra amata Italia, al fine di superare la crisi del Coronavirus che tanta sofferenza ha arrecato. Con nostra grande gioia, la cooperazione sta ora acquisendo concretezza, e potrà contribuire a salvare vite umane e ad essere di giovamento ai due paesi e a tutta l’umanità, nel far fronte a questa epidemia e ad eventuali futuri focolai. Ringrazio il Presidente del Consiglio Conte, che ha risposto alla richiesta del Primo Ministro Netanyahu, e ha contribuito a realizzare questo momento”. L’Ambasciatore d’Italia in Israele, Gianluigi Benedetti, ha sottolineato “l’accordo odierno tra istituti di primissimo livello dei due Paesi è frutto di una collaborazione avviata durante un colloquio telefonico tra il Presidente del Consiglio Conte e il Primo Ministro Netanyahu e costituisce la punta di diamante di una vasta rete di contatti tra le due comunità scientifiche che sin dai primi giorni della pandemia abbiamo attivato. Questo dinamismo tra le nostre eccellenze scientifiche rappresenta il risultato di una politica di cooperazione ultra-decennale che ha consentito, grazie a un rilevante accordo bilaterale, di creare e rafforzare tra Italia e Israele un tessuto di rapporti scientifici, accademici e tecnologici di grandissimo livello. La collaborazione nel settore scientifico si conferma quindi al centro delle relazioni bilaterali fra Italia e Israele anche in tempo di Coronavirus”. Il Console Onorario di Israele Marco Carrai, ha aggiunto “Sono estremamente onorato di aver contribuito al raggiungimento di un accordo tra due prestigiose realtà mondiali del calibro dell’IIBR e dell’AOU Careggi. Sono altresì convinto che, grazie alla competenza e alla professionalità maturata nel settore, il lavoro coordinato dei due Istituti possa rappresentare un passaggio fondamentale e decisivo nella lotta alla diffusione del Covid-19”. “Per l’Azienda Ospedaliero Universitaria Careggi e per il Sistema sanitario della Toscana di cui fa parte - ha detto il direttore generale Rocco Damone - è un importante riconoscimento di competenze assistenziali e valore scientifico l’essere stata chiamata a partecipare ad un progetto di ricerca di rilievo internazionale, in una delle più ambiziose e promettenti frontiere della biomedicina. Insieme all’orgoglio insito in questa opportunità vi è anche la grande responsabilità di affrontare, insieme a istituzioni di eccellenza in ambito scientifico, l’emergenza Coronavirus con il massimo impegno nella lotta al Covid-19”.
“Siamo onorati di prender parte a un protocollo di intesa internazionale, con due realtà di questo calibro, nell’intento comune di favorire l’avanzamento della ricerca scientifica in risposta alla diffusione del coronavirus - ha concluso Fabrizio Landi, Presidente di Fondazione Toscana Life Sciences - La nostra fondazione, infatti, è molto interessata a collaborare con IIBR e Careggi partendo dalle competenze e dall’esperienza maturate nell’ambito dello sviluppo di anticorpi monoclonali umani in risposta a importanti emergenze sanitarie, in particolare per quanto riguarda malattie infettive come COVID-19”.
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