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Imprese & Professioni lunedì 05 settembre 2022 ore 06:30
Fumo, alimentazione e sport: gli italiani tra vecchie abitudini e alternative innovative
Durante il lockdown è aumentato il numero di fumatori in Italia, soprattutto a causa del forte stress vissuto. Bene invece sport e alimentazione
FIRENZE — Gli italiani sono un popolo da sempre attaccato alle proprie tradizioni, siano esse buone o meno buone. Si tratta di un elemento che si riflette anche nella quotidianità, visto che ci sono alcune abitudini consolidate, davvero difficili da abbandonare. Si fa riferimento al fumo e alle diete, spesso anche scorrette, sbilanciate e troppo caloriche, o al contrario alla lotta alla sedentarietà tramite l’attività fisica. Vediamo dunque di approfondire questo tema.
Fumo, sport e alimentazione: cattive e buone abitudini degli italiani
Ancora oggi, nonostante i numerosi divieti e restrizioni, il fumo è molto diffuso nel nostro Paese, anche se il prezzo delle sigarette è aumentato a dismisura negli ultimi 20 anni. Questo perché il fumo è sempre stato considerato al pari di un'abitudine sociale, da condividere con gli amici nei momenti di relax. Se non fosse che causa enormi danni all'organismo del fumatore, come tutti noi sappiamo.
Inoltre, va detto che durante il lockdown è aumentato il numero di fumatori in Italia, soprattutto a causa del forte stress vissuto. Di contro sul versante alimentazione, negli ultimi anni sono emerse alcune tendenze molto positive: è il caso del cibo biologico e a chilometro zero, ad esempio, proveniente da coltivazioni locali e senza l'uso di prodotti chimici. Purtroppo, però, ancora oggi molti italiani preferiscono il cibo spazzatura, e lo si evince dal tasso di obesità molto elevato della Penisola, anche a livello giovanile. Un’abitudine che, necessiterebbe di essere rivoluzionata. Infine, lo sport: sebbene il numero dei sedentari sia aumentato a causa del digitale, l'Italia è ancora oggi un Paese di sportivi e di appassionati di attività fisica. Lo sport, in questo scenario, si dimostra sempre un alleato del benessere e di uno stile di vita salutare. Attualmente, il numero di italiani che si allena regolarmente è pari al 33% della popolazione.
Smettere di fumare: le alternative naturali e il boom della sigarette elettroniche
Fortunatamente, la natura e la tecnologia giungono in soccorso per aiutare i fumatori ad abbandonare il ricorso alle comuni sigarette, grazie al contributo proveniente dalle erbe officinali, ad esempio, dall’alimentazione e da alcuni dispositivi elettronici.
Nel primo caso, ad esempio, si può fare riferimento al ginseng, capace di ridurre il piacere insito nell’atto di fumare inibendo il rilascio di dopamina, e alla valeriana, pianta dalle spiccate proprietà calmanti. Restando sempre all’interno del contesto naturale, poi, come non considerare la liquirizia, che con il suo forte gusto si rivela una buona alternativa al fumo. Masticando le sue radici, infatti, si potrà mantenere la gestualità tipica del fumo e appagare tale voglia.
Se si prende in considerazione l’alimentazione, poi, si può constatare come l’assunzione di frutta e verdura, soprattutto quella a foglia verde, e di alimenti come uva e mandorle, siano utili per ridurre il desiderio di fumare. Stesso discorso per pomodori, zucca, salmone, kiwi e peperoni, che contengono vitamine A e C, capaci di contrastare le molecole stimolate dalla nicotina.
Un altro aiuto prezioso per i fumatori che intendono dire addio alle comuni sigarette, in ultimo, giunge dalle cosiddette e-cig, oramai grandi protagoniste anche in Italia da diversi anni. Oggi esistono molti tipi di sigarette elettroniche, dalle più semplici alle più sofisticate, e ogni fumatore può trovare quella più adatta alle proprie esigenze e ai propri bisogni. Per capire meglio a cosa si fa riferimento quando si parla di e-cig e vaping, è possibile leggere alcuni approfondimenti disponibili online che spiegano nel dettaglio qual è il significato di svapare e come farlo. Il successo delle e-cig viene testimoniato dai numeri: in Italia, infatti, al momento gli svapatori sono circa 900 mila.
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