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Attualità domenica 17 agosto 2025 ore 15:30

"Sia sepolta qua", il sindaco accoglie le spoglie della giovane palestinese

San Giuliano Terme
Foto di: Piero Frassi

Il primo cittadino si propone per far riposare la giovane morta nelle scorse ore nel territorio sangiulianese: il plauso di Antonio Mazzeo



SAN GIULIANO TERME — Niente potrà ridare la vita a Marah, la ragazza di soli 20 anni, originaria della Striscia di Gaza, arrivata a Pisa tra il 13 e il 14 Agosto grazie a un corridoio umanitario e scomparsa poco dopo a causa della fame. Nonostante gli sforzi del personale dell'Azienda ospedaliero universitaria pisana, la condizione della giovane non è migliorata.

Il giorno dopo, però, Matteo Cecchelli, sindaco di San Giuliano Terme, territorio che accoglie altri cittadini palestinesi arrivati in Italia insieme a Marah, si è offerto di garantire una sepoltura alla ragazza. "Una degna sepoltura nel rispetto della sua identità, della sua storia e della sua fede", ha detto Cecchelli.

Un gesto che è stato immediatamente accolto anche dal presidente del Consiglio regionale della Toscana, Antonio Mazzeo. "Da cittadino di San Giuliano sono orgoglioso della proposta del sindaco Cecchelli - ha detto - Pisa e la Toscana sono da sempre terra di diritti e di dignità. A Cascina riposa Gregory Summer, condannato a morte negli Stati Uniti, che dopo aver tenuto una corrispondenza con i ragazzi della scuola media di Navacchio espresse come ultimo desiderio quello di essere sepolto in Toscana: la prima terra al mondo ad aver abolito la pena di morte".

"Oggi, con la stessa umanità, San Giuliano Terme tende il proprio cuore a Marah, giovane palestinese arrivata da Gaza e stroncata dalla fame, usata come arma di guerra - ha concluso - che possa riposare qui, nella nostra comunità che non dimentica i valori di accoglienza e di rispetto della vita. Un monito contro tutte le guerre".

Nel frattempo, il Cogat, ovvero Coordinator of Government Activities in the Territories, l'ente del Ministero della Difesa israeliano che coordina il transito di persone e merci nella Striscia di Gaza, ha preso posizione sulla morte della ventenne. Su X, infatti, viene spiegato come quest'ultima avrebbe sofferto di leucemia, di fatto accusando l'Aoup di averlo omesso. A seguito della morte di Marah, l'Aoup ha semplicemente fatto riferimento all'evidenza di "un quadro clinico molto compromesso e uno stato di profondo deperimento organico"; inoltre, l'ipotesi di una leucemia acuta era stata scartata dagli esami effettuati. In ogni caso, la dottoressa Sara Galimberti, direttrice dell'Unità Operativa di ematologia, aveva già affermato nella giornata di ieri come la donna potesse avere una condizione "dovuta a una malattia probabilmente sottostante, misdiagnosticata o mai diagnosticata".


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