Il dissing a Fedez di Frankie hi-nrg e Geppi Cucciari: «Ho gli Ultras e la 'Ndrangheta che mi fan da scorta»
Attualità sabato 24 ottobre 2015 ore 16:20
La nuova luce del Battistero
Torna a splendere, con i suoi marmi policromi, il monumento simbolo della città dove il 10 novembre passerà Papa Francesco per entrare poi nel Duomo
FIRENZE — Il restauro delle facciate, iniziato a febbraio 2014, a 70 anni dall'ultimo intervento, è stato presentato oggi alla presenza dell'arcivescovo Giuseppe Betori, del sindaco Dario Nardella, Franco Lucchesi, presidente dell'Opera del Duomo che ha finanziato l'intervento da 2 milioni di euro, sostenuto anche con risorse raccolte con una campagna di crowdfunding a cui hanno risposto migliaia di cittadini per iniziativa di Unicoop Firenze, dalla Maison Pucci e singoli donatori e la soprintendente ai beni architettonici di Firenze, Alessandra Marino, oltre ai tecnici restauratori che lo hanno curato.
"Il Battistero può essere preso a immagine di una città che deve essere curata - ha dichiarato Betori dopo i ringraziamenti a Opera, maestranze e quanti hanno collaborato - possiamo fare ancora molto per la nostra città, che ha bellezze che vanno continuamente riproposte nel loro significato e il Battistero è forse l'elemento identificativo di Firenze più caro alla nostra storia e al nostro presente. Abbiamo bisogno di riappropriarci della nostra identità fiorentina e quanto fatto ci permette di tornare alle nostre radici ma anche a una storia che continuamente ha bisogno di curarsi per non perdersi".
Riferendosi poi al Convegno ecclesiale e alla visita del Papa, ha aggiunto: "la spesa è stata ingente ma meritava, per poter rappresentare la bellezza della città alle realtà delle chiese di Italia che vengono per un momento di riflessione sul tema dell'umano.Il Battistero rappresenta tutta la creatività dell'uomo che si mette al servizio della lode di Dio ma anche dell'accoglienza del Papa.
Anche il sindaco trovatosi d'accordo sul senso di appartenenza contenuto nelle parole di Betori ha dichiarato: "grande gioco di squadra in questo restauro, un successo di tutta la città, il bel San Giovanni come amava chiamarlo Dante è uno dei monumenti non solo più belli, ma anche più amati e sentiti come propri da parte dei fiorentini. Il Comune ha contribuito con 275.000 euro, che abbiamo sottratto all'accordo con il ministero, quindi ci sentiamo in piccola parte partecipi, anche con il nostro impegno di contrasto allo smog, con le pedonalizzazioni. E' difficile poter prevedere - ha concluso - quale sarà emozione del Papa quando sarà qui e passerà per la prima volta all'ombra di questo luogo di sacralità spirituale ed artistica".
Se vuoi leggere le notizie principali della Toscana iscriviti alla Newsletter QUInews - ToscanaMedia. Arriva gratis tutti i giorni alle 20:00 direttamente nella tua casella di posta.
Basta cliccare QUI
|
|