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«È come se ci fosse lava dappertutto»: l'incendio di Palisades visto dai passeggeri sul volo sopra Los Angeles
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Cronaca mercoledì 04 dicembre 2024 ore 18:35
Furti nelle case di mezza Toscana, banda sgominata
![La banda in azione durante uno dei furti](http://cdn.quinews.net/slir/w320-h245/images/2/6/26-ladri-.png)
I carabinieri di Firenze hanno individuato in Maremma il covo dei quattro che arrivavano dal Lazio. Indagini decollate dopo un colpo a Fiesole
FOLLONICA — Suv con targhe clonate, asce e martelli per aprirsi un varco e poi i furti nelle abitazioni di mezza Toscana: i carabinieri del nucleo operativo di Firenze sono risaliti ai presunti responsabili, il cui covo è stato individuato in Maremma all'interno di un bed&breakfast.
In collaborazione coi militari dell'Arma di Follonica, sabato scorso è quindi scattato il blitz che ha portato a sottoporre a fermo 4 uomini di nazionalità italiana di età compresa fra i 35 e 53 anni. Sono sospettati di far parte di un gruppo criminale specializzato in furti in abitazione che si spostava dal Lazio per colpire in Toscana.
Le indagini, coordinate dalla procura di Firenze, sono state avviate dopo un furto in un'abitazione a Fiesole. Era lo scorso Ottobre, e da lì i carabinieri sono riusciti a collegare quell'episodio a una lunga serie di fatti analoghi con stesso modus operandi, 12 in tutto.
I malviventi erano soliti utilizzare suv di grossa cilindrata con targhe clonate. Gli esecutori materiali dei colpi venivano fatti scendere in strade isolate, mentre l'autista attendeva con il motore acceso, mantenendosi in costante contatto con i complici e avvisandoli dell’eventuale arrivo di pattuglie.
Il gruppo si apriva la via nelle case distruggendo ogni ostacolo con martelli di grosso calibro, asce, cacciavite, flessibili e piedi di porco.
Al momento del fermo è stata recuperata parte della refurtiva delle ultime scorribande messe a segno nei giorni scorsi fra Impruneta, Strada in Chianti, Scandicci, Collesalvetti, Bagno a Ripoli, Cerreto Guidi e Prato.
I fermati sono stati condotti nei penitenziari di Firenze Sollicciano e di Grosseto. Nell’udienza di convalida, il giudice per le indagini preliminari di Grosseto ha applicato per tutti la misura della custodia cautelare in carcere.
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