Politica giovedì 20 novembre 2014 ore 08:00
Europa e Renzi, la new generation della politica
Identikit dei 50 ragazzi toscani arrivati in Belgio per il progetto Pensare europei; tra loro ci sono 6 consiglieri comunali e un presidente
BRUXELLES — "Matteo Renzi è come Maradona". A pronunciare questa frase non è un deputato napoletano di spiccata fede rottamatrice bensì il capogruppo del Partito Socialista Europeo a Bruxelles; quel Gianni Pittella che poco più di 12 mesi fa, nell'ottobre del 2013, contendeva all'attuale presidente del consiglio il ruolo di segretario del Partito Democratico alle elezioni primarie. Oggi Pittella, alla sua quarta legislatura come parlamentare europeo, elogia con convinzione l'operato di Renzi sia per la scelta di Federica Mogherini come alto rappresentante della politica estera dell'Unione sia per la sua battaglia contro i dettami dell'austerity. E lo fa davanti a 50 giovani toscani, tra i 20 e i 30 anni, che hanno partecipato al progetto Pensare europei, organizzato dall'europarlamentare democratico Nicola Danti. Tre giorni di incontri e dibattiti, alla scoperta dei segreti della macchina amministrativa continentale, che stanno mettendo però in luce anche una nuova generazione di appassionati di politica.
Se tanti dei protagonisti di questa tre giorni sono infatti studenti delle facoltà di scienze politiche di Firenze, ma anche di giurisprudenza e ingegneria, altri hanno già intrapreso una promettente carriere amministrativa. Tra tutti spicca Claudia Pecchioli, attuale consigliere comunale a Sesto Fiorentino ma anche renziana della prima ora, tanto da aver fatto parte del comitato di via Martelli per le primarie del 2012 e aver contribuito, sempre da quell'anno, all'organizzazione delle Leopolda. Per lei l'Europa è un'opportunità, che l'Italia deve saper cogliere mandando al parlamento di Strasburgo solo gli uomini migliori. "Così è stato fatto in quest'occasione - dice Caludia - grazie all'introduzione delle preferenze. Ora ci vorrebbe un sistema elettorale unico per tutta Europa".
Della meglio gioventù renziana fa parte anche Edoardo Ciprianetti, ventitreenne, arrivato a Bruxelles insieme ad altri due colleghi consiglieri comunali di Bagno a Ripoli. Lui a Gianni Pittella ha chiesto perchè l'Italia deve essere lasciata sola nel gestire l'emergenza immigrazione e con questa domanda ha messo non poco in crisi il presidente dei Socialisti europei nel giorno del suo compleanno.
E poi ci sono Letizia Perini, 20 anni, consigliere di zona del quartiere 3 di Firenze, Deborah Tini, ventisettenne che da 5 anni è organica alla segreteria Pd di Pelago (la città di Danti) e Andrea Ermini, arrivato al quarto anno di giurisprudenza e renziano dell'ultima ora.
Leggermente in disparte nel dibattito odierno al parlamento europeo è rimasto Giulio Saturnini, classe 1998 e attuale presidente del Consiglio comunale di Greve in Chianti. Anche la sua presenza testimonia però della voglia di una classe dirigente in formazione di ampliare il proprio sguardo al di fuori della provincia. Per trovare un'occasione di lavoro o, chissà, anche solo per riconciliarsi con le politiche sovranazionali che arrivano dall'Europa.
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