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Cronaca venerdì 31 ottobre 2014 ore 15:45
Golpe in Burkina Faso, ci sono 4 volontari toscani
Il gruppo, appartenente al movimento Shalom, era partito ieri sera per l'Africa. Adesso è ospite della diocesi di Koupela. Telefonata con l'Italia
FIRENZE — Il colpo di stato è scoppiato mentre i 4 rappresentanti della onlus toscana erano in volo. Dopo essere stati fatti atterrare a Niamey in Niger per la chiusura dell'aeroporto di Ouagadougou, sono entrati in Burkina Faso a bordo di un pullman.
I 4 volontari sono Enrico e Maria Spinelli di Prato, Stefano Piemontese di Firenze, e Nico Russoniello di Fucecchio (Firenze) ed è stato lo stesso Movimento Shalom, che ha sede a San Miniato (Pisa) a informare il Ministero degli esteri della loro presenza in Burkina.
"Siamo preoccupati per la situazione in Burkina Faso ma al momento tutti i nostri progetti e attività sono sicure e funzionanti - si legge in una nota del Movimento - A Ouagadougou il coordinatore di Shalom Burkina, Jean Paul Monè, ci ha confermato che il presidente Blaise Compaore è ancora in Burkina protetto da un gruppo di militari fedeli. Questo naturalmente complica la situazione e si temono altri scontri".
Nel tardo pomeriggio uno dei responsabili della onlus ha parlato al telefono con Stefano Piemontese, uno dei quattro volontari.
"Siamo stanchi e anche un po' disorientati ma stiamo bene e siamo al sicuro - ha detto Piemontese - La situazione è molto ingarbugliata ed è difficile muoversi soprattutto di notte, con il coprifuoco".
Gemignani ha spiegato che i membri shalom locali hanno consigliato ai colleghi toscani di irmanere chiusi nei propri alloggi durante la notte perchè possono esserci bande di facinorosi che ne approfittano per saccheggiare e rubare".
Il piu' giovane dei quattro volontari, Nuco Russonello, 23 anni ha detto a Gemignani: "E' la mia prima esperienza in Burkina Faso, non la dimenticherò mai".
La missione dei 4 volontari italiani è monitorare la casa famiglia di Nouna, le adozioni a distanza e a dare avvio alla realizzazione di un frantoio per l'estrazione di olio combustibile dalle piantagioni di Jatropha.
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