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Cultura mercoledì 08 ottobre 2014 ore 18:12
L'amore per il mare di un fiorentino di Sicilia
Presentato in consiglio regionale il libro "Quel mare che bagnava Firenze" di Paolo Notarbartolo, subacqueo, partigiano, massone e documentarista
FIRENZE — Fondatore nel 1966 del Gruppo Ricerche Scientifiche e Tecniche Subacquee di Firenze, Paolo Notarbartolo ha avuto una vita senza dubbio movimentata. Figlio di un aristocratico siciliano, nipote di una delle prime vittime di mafia, Emanuele Notarbartolo, si distingue a sedici anni nelle brigate partigiane.
Libero muratore dal 1966, si appassiona al mare e diventa documentarista nel G.R.S.T.S. un centro pionieristico nel far conoscere le potenzialità dell’attività subacquea al grande pubblico e nel mostrarne i possibili sodalizi con la scienza e la ricerca.
Una vita ricca di spunti interessanti e raccontata in un libro - Quel mare che bagnava Firenze - curato da Nicola Cafiero e presentato a Firenze a Palazzo Bastogi dal vicepresidente del Consiglio regionale, Giuliano Fedeli.
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