Attualità lunedì 20 marzo 2023 ore 19:37
Rigassificatore in funzione a metá Maggio
La Snam ha confermato che lascerà la nave in Toscana per 3 anni e poi la sposterà in un sito off shore nell'Alto Adriatico o nell'Alto Tirreno
PIOMBINO — Entrerà in funzione entro metà Maggio, dopo i lavori di collegamento con la rete terrestre dei gasdotti e le prove di collaudo necessarie per le autorizzazioni definitive, la nave rigassificatrice Golar Tundra, arrivata a Piombino ieri sera da Singapore dopo 26 giorni di navigazione. E' stata piazzata in banchina con un a manovra definita dagli addetti ai lavori "eccezionale" e durata in tutto 50 minuti, quando ormai era notte, subito dopo l'ultimo traghetto. "Interferenze col traffico del porto zero" ha sottolineato Elio Ruggeri, amministratore delegato Snam Fsru Italia.
A meno di un anno dall’avvio dell’operazione per far uscire l’Italia dall’incubo della dipendenza dal gas russo, il primo rigassificatore galleggiante voluto dal governo nazionale è in Toscana.
La Golar Tundra, lunga 300 metri e alta 55, dipinta di blu come voluto dalla Sovrintendenza per impattare meno con l'ambiente circostante - obiettivo raggiunto, peraltro - è costata alla Snam 350 milioni di dollari. Può stoccare 170mila metri cubi di gas naturale liquefatto, con una capacità di rigassificazione continua di 5 miliardi di metri cubi all’anno: la gara per l’assegnazione delle forniture si è svolta oggi, 42-43 slot all'anno, in pratica una nave alla settimana che arriverà a Piombino, scaricherà il gas liquefatto nell'impianto in circa 36 ore, sempre di notte, e poi se ne andrà, mentre il rigassificatore farà il suo lavoro e immetterà il gas direttamente in rete.
La nave rigassificatrice rimarrà a Piombino per 3 anni e Snam ha confermato oggi che poi sarà spostata in un altro sito. Il presidente della Regione Toscana Eugenio Giani, commissario per il rigassificatore, ha concesso un'altra proroga alla Snam di 3 mesi per scegliere insieme al governo Meloni e alle istituzioni locali la collocazione definitiva. In ballo ci sono alcuni alcuni siti, tutti off shore, quindi non in banchina, situati nell’Alto Adriatico e nell’Alto Tirreno. "Non in Toscana" ha sottolineato Giani.
Si apre così la partita delle opere di compensazione, sul piatto ci sono 80 milioni di euro e il governatore spinge sul governo per far presto: sconti in bolletta per residenti e aziende, nuovi impianti di energia rinnovabile, bonifiche, supporto al parco della ValdiCornia.
"Per le compensazioni, essenziali per lo sviluppo di Piombino, penso che prevarrà lo spirito di squadra. E la prima prova sarà l'emendamento presentato da alcuni esponenti Pd, in linea con la strategia della Regione, al decreto legge ora in parlamento sul Piano di ripresa e resilienza, che prevede 40 milioni in più in aggiunta ai 40 milioni già previsti dall'accordo di programma. Il ministro Fitto, con cui ho avuto un colloquio preventivo, si è detto d'accordo. Se il parlamento approverà l'emendamento, ci saranno 80 milioni disponibili, che Invitalia potrà utilizzare per le bonifiche, che sono il primo passo per le compensazioni".
E il ricorso al Tar dei comitati contrari al rigassificatore? Secondo il presidente Giani numerose sentenze su casi analoghi non lascerebbero molti dubbi: quando i giudici, nel prossimo Luglio, si pronunceranno nel merito - ha detto Giani - il rigassificatore potrà continuare a funzionare.
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