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Attualità giovedì 20 agosto 2015 ore 14:29

In Toscana 303 incendi in otto mesi

Servizio di Tommaso Tafi

Il numero di roghi è cresciuto rispetto al passato, ma la superficie di bosco distrutta si è ridotta. Lucca la provincia più colpita, Prato si salva



FIRENZE — La macchina regionale che gestisce l'emergenza incendi funziona. E' questo in buona sostanza il dato che emerge dal bilancio del numero di roghi scoppiati in Toscana da inizio anno ad oggi, presentato nella sede del corpo forestale dello Stato dal comandante Giuseppe Vadalà e dall'assessore regionale all'Agricoltura, Marco Remaschi.

Nel 2015, infatti, sul territorio toscano si sono sviluppati 303 incendi, che hanno mandato in fumo 226 ettari di boschi e foreste. Negli ultimi 5 anni la media è di 378 ettari distrutti. Un dato viziato da due estremi: quello del 2012, quando 593 incendi distrussero quasi 1.500 ettari di superficie e quelli del 2012 e 2013, quando le abbondanti piogge estive contribuirono a tenere sotto controllo le fiamme, e i terreni andati in fumo furono 36 e 37 ettari.

L'anno di riferimento dunque è il 2011 quando il numero di incendi scoppiati fu uguale a quello di quest'anno, ma si perse il 18% in più di superficie boscata, 275 ettari contro i 226 attuali.

"Nel 2015 – ha sottolineato l'assessore regionale Marco Remaschi - aver mantenuto ben al di sotto dell'ettaro l'indicatore di efficienza di intervento, vale a dire la superficie boscata media ad evento, è un risultato importante raggiunto dall'organizzazione regionale Anti incendi boschivi (Aib). Il calo consistente degli incendi negli ultimi 10 anni è imputabile anche al cambiamento del clima, ma va riconosciuto grande merito all'organizzazione regionale, che in questi anni si è potenziata e migliorata, e all'indispensabile opera di tecnici e operai forestali degli Enti competenti, Corpo Forestale dello Stato, Vigili del Fuoco e volontariato antincendi boschivi. A quest'ultima componente, il volontariato, vorrei dedicare una menzione particolare, per il fatto di rappresentare una ricchezza insostituibile".

Per quanto riguarda il confronto tra la province, la più colpita è risultata essere quella di Lucca: 55 incendi che hanno distrutto quasi 96 ettari. Mentre la provincia di Prato è stata risparmiata. Il comune più colpito invece è stato quello di Capannori, dove si sono persi 33 ettari di terreno.

La Regione ha approfittato della presentazione del bilancio parziale dell'attività antincendi per dare alcuni numeri sulle forze in campo.

La direzione delle operazioni di spegnimento è svolta da 186 tecnici di Province, Unioni di Comuni, Comuni ed Enti parco regionali e da personale del Corpo forestale dello Stato. Per lo spegnimento degli incendi il sistema regionale ha la disponibilità di dieci elicotteri e di squadre a terra costituite da 500 operai forestali.

A questi si aggiunge il prezioso contributo proveniente dalle Associazioni di volontariato che riuniscono circa 4000 persone sempre disponibili nelle situazioni di emergenza. Complessivamente la struttura regionale dispone di 612 mezzi, tra fuoristrada e autobotti, specificamente allestiti per gli interventi di spegnimento e per il controllo del territorio.

Nel periodo considerato a maggior rischio, con lo scopo di affiancare la Sala regionale (Soup) attiva h24 tutto l'anno, sono aperti i Cop, Centri Operativi Provinciali antincendi boschivi, in sostanza un'ulteriore sala operativa per ogni provincia, aperta dalle 8 alle 20.

Per garantire un adeguato livello tecnico e per assicurare lo svolgimento in piena sicurezza delle operazioni di spegnimento è attivo il Centro regionale di addestramento Aib La Pineta di Tocchi, a Monticiano (Siena), dove si effettua l'addestramento e l'aggiornamento di tutto il personale AIB, con il coinvolgimento annuale di circa 1.500 operatori AIB. Nel 2015 la Regione, per l'attività di previsione, prevenzione e lotta attiva agli incendi boschivi, ha messo a disposizione quasi 9,5 mln di euro.


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