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Attualità giovedì 24 febbraio 2022 ore 19:10

In Toscana vivono 11mila ucraini, primi richiami in patria

La manifestazione per l'Ucraina a Scandicci
La manifestazione per l'Ucraina a Scandicci

Dopo l'attacco russo, manifestazioni in tutta la regione a sostegno del popolo ucraino. A Scandicci il corteo organizzato dai sindaci e dalla Regione



TOSCANA — Il messaggio di mia figlia, che abita e lavora nel Valdarno, ha un tono sconvolto: "Un mio collega da oggi non viene più al lavoro perchè deve tornare in Ucraina, penso che l'abbiamo richiamato per combattere. Ci sono rimasta così male che ancora non ci credo". 

Le conseguenze dell'attacco sferrato la notte scorsa dalla Russia all'Ucraina, con bombardamenti su numerose città, si sono materializzate anche in Toscana cambiando di punto in bianco l'esistenza degli ucraini che da anni hanno scelto la nostra regione per costruirsi una vita.

Secondo il censimento dell'Istat aggiornato al primo Gennaio 2021 e pubblicato sul sito Tuttitalia, in Toscana vivono poco più di 11mila ucraini, novemila donne e duemila uomini. Questa la loro distribuzione nelle province: Livorno 2.520, Firenze 2.345, Grosseto 1.395, Pisa, 1.344, Siena 1.132, Lucca 864, Arezzo 486, Pistoia 481, Pratop 389, Massa Carrara 273.

In tutta la Toscana sono stati promossi eventi e iniziative a sostegno dell'Ucraina, a partire dalla manifestazione "Uniti per la pace" convocata per le 19 a Scandicci  dalla Regione, dalla Città Metropolitana e dai sindaci del territorio con l'adesione di Anci Toscana e poi, a cascata, di varie realtà associative e professionali, da Cna della provincia di Firenze al Collegio dei Geometri.

"Vi scongiuriamo, fermatevi": questo l'appello corale che si è levato dalle istituzioni e da centinaia di cittadini per far cessare il fuoco e fermare la guerra.

Tra loro una giovane del liceo Russel Newton. Si chiama Filomena e sua madre è ucraina. La sua testimonianza ha commosso la piazza: "Mi sono svegliata con la mamma che piangeva", ha raccontato parlando dei parenti laggiù, lontano, in fuga e sotto le bombe. "Ho preso il motorino e sono andata a scuola pensando che forse a Kiev un ragazzo come me si stava riparando dai bombardamenti".

Presenti in piazza anche il sindaco di Firenze e metropolitano Dario Nardella, il presidente della Regione Eugenio Giani, il primo cittadino di Prato e presidente Anci Toscana Matteo Biffoni e naturalmente il sindaco di Scandicci Sandro Fallani.

“La pace deve essere il nostro obiettivo", afferma Giani. E aggiunge: "Dalla Toscana, terra di pace, deve giungere un messaggio forte e chiaro che ribadisce la contrarietà alla guerra e l’alt ai carrarmati di Putin".

Stesso appello parte dai sindaci metropolitani: "Ci rivolgiamo alle autorità russe perché sospendano l'invasione dell'Ucraina, un Paese che ha profonde ferite nella sua storia, e i bombardamenti. Tutti si fermino in presenza di gesti di buona volontà e ascolto".


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