Cronaca martedì 15 gennaio 2019 ore 12:55
Incontri e tangenti nell'agenda dell'imprenditore
Gli appunti di Luigi Dagostino determinanti per incastrare i magistrati di Roma arrestati ieri. L'incontro a Roma con Luca Lotti.
LECCE — Sono accusati di associazione a delinquere finalizzata a intascare tangenti per insabbiare indagini i magistrati del tribunale di Roma Antonio Savasta e Michele Nardi, arrestati ieri su ordine della procura di Lecce per fatti che risalgono a quando i due lavoravano nella procura di Trani.
Nell'ambito dell'inchiesta è finito in carcere anche un ispettore di polizia e sono stati interdetti dall'esercizio della professione l'imprenditore Luigi Dagostino, molto noto a Firenze, e due avvocati. E proprio le agende su cui Dagostino annotava ogni passaggio o fatto della giornata, comprese eventuali somme di denaro versate a vario titolo, incontri e cene, avrebbero svolto un ruolo determinante nelle indagini.
Dalle agende è emerso un incontro a Palazzo Chigi fra Dagostino, Savasta e l'ex sottosegretario alla presidenza del Consiglio Luca Lotti. Savasta avrebbe chiesto e ottenuto tramite Dagostino l'incontro con Lotti per chiedergli di essere trasferito da Trani a Roma. Nel frattempo Savasta indagava anche su Dagostino per una vicenda di false fatture e, secondo gli inquirenti, alla fine non avrebbe esercitato l'azione penale nei confronti dell'imprenditore per sdebitarsi del favore. Quando poi Savasta fu trasferito a Roma, il procuratore di Trani inviò gli atti alla procura di Firenze.
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