Motori domenica 16 febbraio 2025 ore 12:21
Effetto dazi, rischio aumenti per i listini auto

Le politiche iperprotezionistiche annunciate da Trump potrebbero impattare su costruttori e consumatori. Federcarrozzieri: rincari fino a 3.000 euro
ITALIA — Nuove nubi minacciano il già perturbato orizzonte dell’automotive. I dazi di Trump potrebbero infatti avere impatti diretti anche per i consumatori visto l’eventuale, conseguente incremento dei prezzi delle vetture. Con la turbolenta politica commerciale dell'amministrazione statunitense, e le possibili contromosse dei Paesi colpiti, nel 2025 i listini delle auto nuove - avverte Federcarrozzieri - potrebbero salire in media di 2.500-3.000 euro.
Nel 2024 il prezzo medio di un’autovettura si è attestato in Italia a 30.096 euro, con una crescita enorme del +43% rispetto al periodo pre-Covid (21mila euro nel 2019). I dazi rischiano di determinare a livello globale una nuova impennata dei listini delle auto, che nel 2025 potrebbero salire in media di 2.500/3.000 euro rispetto ai prezzi attuali come conseguenza delle politiche commerciali protezionistiche degli Usa; che si ripercuoterebbero non solo su Messico, Canada o Cina, ma sull'intera filiera mondiale.
A tal proposito, Federcarrozzieri avverte che i dazi varati dagli Stati Uniti, poi sospesi ma ancora incombenti, "rischiano di causare a regime un effetto domino su tutto il comparto dell'automotive" con pesanti "mancati profitti e perdite economiche" per tutte le case automobilistiche "perché sono molteplici i marchi che producono automobili nei due paesi colpiti da Trump: Volkswagen, Audi, Bmw, Stellantis, Honda, Hyundai, Kia, Mazda, Toyota, Nissan. Il Messico, dove si producono ogni anno 3,5 milioni di autovetture, è il più grande paese di origine per le auto vendute dal gruppo Volkswagen negli Usa (il 44% delle vendite totali nel 2024), e il secondo per le auto destinate agli Usa di Stellantis (40% tra Canada e Messico), Nissan (31%), Mazda (23%), Honda (13%).
Per questo si stima, nel caso di Volkswagen, che circa 8 miliardi di euro di ricavi sarebbero influenzati dai nuovi dazi voluti da Trump, mentre per Stellantis la cifra salirebbe a 16 miliardi, con una riduzione media degli utili per le case automobilistiche tra il -5% e il -15%.
Sergio Braccini
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