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Attualità martedì 20 ottobre 2015 ore 11:50
La Regione tira la cinghia e non alza le tasse
Nel bilancio 2016 aumenterà solo l'imposta demaniale per i balneari. Ma l'anno prossimo gli investimenti saranno limitati a sanità e difesa del suolo
FIRENZE — E' una proposta preliminare di bilancio da 8,5 miliardi di euro, quella licenziata ieri dalla giunta regionale. Una legge di stabilità che come al solito vede la componente della spesa per la sanità occupare l'80% delle risorse disponibili (6 miliardi e 761 milioni), cui vanno aggiunti altri 255 milioni di fondi vincolati e 1 miliardo e 491 milioni di bilancio effettivo dell'ente Regione dentro il quale confluiranno anche le, poche, risorse in capo alle Province.
Numeri che hanno costretto la Regione a varare una manovra difensiva, contenendo gli sprechi ma limitando gli investimenti ai soli fondi comunitari, gli unici garantiti per il prossimo anno: 800 milioni del Fesr per i prossimi sette anni più 255 milioni del fondo sociale.
La priorità della manovra è quella di chiudere i bilanci in pareggio, per questo l'assessore Vittorio Bugli è stato costretto a spulciare ogni voce di spesa per razionalizzare e trovare i 130 milioni che, come ha comunicato al Consiglio regionale l'8 ottobre scorso, ancora mancano all'appello.
"Ne abbiamo recuperati 25 attraverso un diverso utilizzo dei fondi europei a vantaggio di politiche regionali - ha scritto Bugli in una nota -, 8 dall'aumento dell'imposta sui canoni demaniali e 2 da un adeguamento di aliquote provinciali. Venticinque sono il frutto di risparmi nei costi di gestione, frutto della spending review già avviata e che proseguirà”.
"Altri 25 milioni li abbiamo invece recuperati – prosegue l'assessore – dai fondi di rotazione destinati a politiche di sostegno al credito e sostituiti da analoga espansione del microcredito e da politiche di promozione, 7 dalla revisione del trasporto pubblico locale, 4 dall'ottimizzazione della manutenzione delle strade regionali e 9 frutto di altri piccoli risparmi e minori trasferimenti ad alcuni enti".
In totale fa 105 milioni recuperati. A questo punto ne mancano altri 25 che la Regione conta di coprire con i fondi riconosciuti dal governo come premio per gli standard raggiunti.
Tutto questo permetterà dunque di non alzare l'addizionale regionale Irpef il prossimo anno e nemmeno l'Irap, il bollo auto o le accise sulla benzina. L'unico aumento riguarderà i balneari: l'imposta regionale sui canoni demaniali verrà portata dall'attuale 25% al 100%. Il che significa che il proprietario di uno stabilimento verserà alla Regione tanto quanto ora versa al Comune.
E per i conti regionali significa quintuplicare le entrate: da 2,7 a 10,3 milioni di euro.
Ciò nonostante per il prossimo anno le risorse per gli investimenti saranno ancor meno del 2015: dai 100 milioni a disposizione quest'anno si passerà ai 70 del 2016. Per provare a raddoppiare la cifra la Regione chiederà di tenere fuori dal patto di stabilità la quota regionale che si somma ai fondi europei per realizzare le opere. Il che significherebbe arrivare a 170 milioni di euro, che verrebbero investiti in sanità e difesa del suolo.
La manovra a questo punto dovrà passare al vaglio dei sindaci revisori, che la ritrasmetteranno eventualmente corretta alla Giunta, che poi la porterà in Consiglio entro fine mese.
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