Cronaca venerdì 18 giugno 2021 ore 19:00
L'ha uccisa lui, un colpo di pistola al volto
Ma non ci sarebbe stata premeditazione nell'omicidio di Khrystyna Novak, la ragazza scomparsa a Novembre e ritrovata senza vita 6 mesi dopo
PISA — Ha ammesso di aver ucciso Khrystyna Novak dopo 9 lunghe ore di interrogatorio, dopo aver negato ogni addebito fino a quando, al momento di firmare il verbale, incalzato dalle contestazioni degli inquirenti, è crollato. Nel corso della confessione però, Francesco Lupino, 55 anni, di professione tatuatore, ha negato che ci sia stata premeditazione nell'omicidio della giovane ucraina. "Non ero andato in quella casa per ucciderla" ha detto.
Stando alle sue dichiarazioni, il delitto si è compiuto alle 10.30 del mattino del 2 Novembre 2020 nell'abitazione di Fucecchio della vittima e non nel corso della notte precedente come ipotizzato dagli investigatori: un colpo solo di pistola al volto, Khrystyna che stramazza al suolo, l'omicida che decide di lasciare il corpo lì, sul pavimento, ed esce. Poi, 24 ore dopo, Lupino è tornato sul posto, ripulito tutto ed è andato a nascondere il cadavere, ritrovato solo il 21 Maggio successivo in un casolare non lontano.
Khrystyna Novak aveva 29 anni.
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