Attualità mercoledì 27 agosto 2014 ore 17:22
Martini, l'ultimo addio al padre del ciclismo
In migliaia al funerale dell'ex ct della Nazionale. Presenti tutti i "suoi" campioni del mondo, tranne Bugno. Nibali: "Ci ha insegnato l'umiltà"
SESTO FIORENTINO — Moser, Saronni, Argentin e Fondriest. Sono loro gli uomini che si sono caricati sulle spalle la bara in cui riposerà Alfredo Martini per trasferirla dalla sede del consiglio comunale, dov'era stata allestita la camera ardente, fino alla Pieve di Sesto Fiorentino dove si sono svolti i funerali del commissario tecnico della nazionale di ciclismo più vincente di sempre.
Martini lascia al mondo del ciclismo sei titoli vinti tra il 1977 e il 1992, ma soprattutto un'eredita fatta di saggezza, capacità di fare squadra, pur valorizzando il talento dei singoli, disgusto per i fenomeni di doping che troppo spesso si sono registrati in questo durissimo sport. Questo almeno è quanto emerge dalle parole raccolte poco prima del funerale e pronunciate dai "suoi" campioni ma non solo. Già, perché Martini ha rappresentato un ponte tra il ciclismo moderno e quello contemporaneo, svolgendo un ruolo da protagonista anche ai Mondiali di Toscana dello scorso settembre. Mondiali che hanno visto l'Italia puntare tutto su Vincenzo Nibali, allora arrivato quarto ai piedi del podio, ma oggi fresco vincitore del Tour de France.
Un Nibali che ha voluto anche lui rendere il suo personale omaggio a Martini: "Ci ha insegnato l'umiltà, è stato un padre per tutti noi".
Non solo il mondo del ciclismo ha voluto partecipare all'ultimo saluto a Martini. In prima fila nella chiesa di Sesto, il primo cittadino, Sara Biagiotti, la vicepresidente della Regione, Stefania Saccardi, l'ex presidente della toscana Claudio Martini e i sindaci di tutti i comuni che in questi anni hanno conferito la cittadinanza onoraria ad Alfredo Martini. E poi amici, parenti, conoscenti, e tanti, tanti cittadini comuni.
Tra gli interventi dal pulpito, anche quello dell'attuale commissario tecnico della Nazionale di ciclismo, Davide Cassani: "Io ho avuto due padri - ha esordito Cassani - il secondo è stato Alfredo".
Martini, che si è spento nella sua casa lunedì sera all'età di 93 anni, è stato insomma accompagnato in questo suo ultimo viaggio dalla sua gente e lo ha fatto a pochi passi dalla Richard Ginori, di cui, come ha raccontato don Silvano che ha celebrato la funzione, "Alfredo sapeva tutto, visto che suo padre ci aveva lavorato una vita".
Guarda tutte le video interviste raccolte a margine del funerale di Alfredo Martini
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