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Attualità mercoledì 22 ottobre 2014 ore 17:34
Maxi bando da 51 milioni per progetti di ricerca
Presentato a Santa Apollonia dall'assessore regionale Bobbio che ha dichiarato: "Puntare sulla ricerca industriale per essere competitivi"
FIRENZE — Una dotazione finanziaria che supera i 51 milioni di euro per il bando approvato dalla Regione Toscana e presentato all'auditorium fiorentino di Santa Apollonia, per finanziare progetti di ricerca fondamentale, ricerca industriale e sviluppo di sperimentazioni realizzati, in modo congiunto, da imprese e organismi di ricerca.
A presentare il bando a numerosi ricercatori, universitari e rappresentanti del mondo produttivo intervenuti per l'occasione è stato l'assessore regionale alla Scuola Formazione, Ricerca e Università, Emanuele Bobbio: "Ci aspettiamo una trentina di progetti ognuno dei quali capace di coinvolgere una decina di soggetti per un totale dunque di almeno trecento fra organismi di ricerca e imprese - ha detto l'assessore - Settori strategici per il futuro della Toscana perché vogliono dire smart cities, processi di automazione e di controllo qualità con fortissime ricadute sull'intera comunità".
21 milioni e 440 mila euro derivano dai fondi PAR FAS (Programma Attuativo Regionale Fondo Aree Sottoutilizzate) di Regione Toscana e saranno utilizzati per contributi a fondo perduto finalizzati ad attività di ricerca realizzate dalle università e dagli altri organismi di ricerca, pubblici e privati, operanti in Toscana. Altri 29 milioni e 700 mila euro, a valere suoi fondi FAR (Fondo Agevolazioni Ricerca) messo a disposizione dal MIUR, andranno per attività di ricerca realizzate da imprese operanti sul territorio regionale (15 milioni saranno destinati a titolo di finanziamento a credito agevolato e i restanti 14,7 a titolo di contributo a fondo perduto).
Sono previsti partenariati, mediante la costituzione di specifiche ATS (Associazioni Temporanee di Scopo), composte da non più di 5 imprese, fra cui almeno una di piccole o micro dimensioni, e da organismi di ricerca: il capofila delle ATS deve necessariamente essere scelto tra le imprese.
Nella videogallery le interviste all'assessore regionale all'istruzione, Emmanule Bobbio e Marco Masi, Coordinatore area coordinamento Educazione Università della Regione Roscana.
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