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Attualità lunedì 08 giugno 2020 ore 17:30

La scuola come Auschwitz, bufera sul consigliere

L'immagine condivisa dal consigliere

Il consigliere Claudio Ticci ha postato su Fb la foto del lager nazista paragonandola alle misure del governo per il rientro a scuola a settembre



BORGO SAN LORENZO — E' bufera sul post Facebook di Claudio Ticci, consigliere leghista del Comune di Borgo San Lorenzo. Nel post pubblicato ieri, Ticci ha condiviso un'immagine del campo di concentramento nazista di Auschwitz paragonandolo alle misure che il governo potrebbe adottare per il rientro a scuola a settembre.

Nell'immagine si vede l'entrata del lager di Auschwitz con la scritta "Arbeit macht frei" che diventa "La scuola educa alla libertà" e seguita dalla frase "La scuola libera". A corredo della foto il commento di Ticci: "La scuola secondo questo Governo. Pd +5stelle+Leu+ italia viva. Il plexiglass ce lo avete al posto dei neuroni o nelle vostre poltrone". 

Dopo la valanga di commenti negativi che hanno travolto il consigliere, Ticci ha chiesto scusa attraverso un secondo post: "Mi sento di chiedere scusa - scrive Ticci -, per una foto, inopportuna, a corredo di un post che ho condiviso e lo faccio per coloro che si sono sentiti offesi per quella foto".

Sulla vicenda sono intervenuti esponenti politici sia toscani che nazionali. La viceministra dell'istruzione Anna Ascani ha chiesto che Ticci rimuova il post incriminato: "Il post pubblicato dal consigliere leghista di Borgo San Lorenzo, Claudio Ticci, con questa immagine che richiama il campo di concentramento di Auschwitz, mi inorridisce. Il dissenso politico non può raggiungere questi ignobili livelli. Chieda scusa e rimuova l'immagine. In questo momento, così difficile per il nostro Paese, non è tollerabile che rappresentanti delle Istituzioni si lascino andare a queste bassezze".

La segretaria del Pd toscano Simona Bonafé stigmatizza: "Per rimarcare la distanza della classe dirigente leghista da qualsiasi sensibilità, valore democratico o semplicemente conoscenza della storia e soprattutto per ricordarne il bassissimo livello politico e anche umano. Il Pd è talvolta oggetto di critiche diffuse, che spesso non ci meritiamo e altre volte ci prendiamo cercando di farne tesoro perché tutto è migliorabile; ma certo è in possesso di una classe dirigente sul territorio - e Borgo San Lorenzo non è l'ultimo comune della Toscana - che niente ha a che spartire con questi personaggi ignoranti e culturalmente violenti. In ogni caso inaffidabili. Il fatto poi che Salvini e i vertici regionali non abbiano ancora espulso dal loro partito un personaggio del genere dimostra una volta di più la pericolosità di ogni opzione leghista sulla Toscana".

Anche il sindaco di Borgo San Lorenzo Paolo Omoboni ha commentato: "La foto si commenta da sola. Si può essere critici verso un
partito, verso un'idea, verso una legge, ma usare queste immagini, in particolare se chi la usa è un consigliere comunale, che siede nell'istituzione democratica più vicina ai cittadini, è inaccettabile". 

Irene Galletti, consigliera regionale M5s e candidata presidente della Regione Toscana, ha commentato: “Se il consigliere comunale leghista di Borgo San Lorenzo, Paolo Ticci, avesse un minimo di decenza e di rispetto per l’istituzione che rappresenta, prima chiederebbe scusa e poi si dimetterebbe. Visto che non sembra intenzionato a farlo di sua spontanea volontà, mi auguro che siano Susanna Ceccardi e Daniele Belotti a chiedergli un passo indietro. Ma non mi faccio troppe illusioni”.

Sul fatto è intervenuta anche la coordinatrice Cgil del Mugello Valeria Cammelli: “Evidentemente il tarlo della superficialità, della ricerca di scontro a tutti i costi, dell'utilizzo della violenza verbale si insinua anche fra noi. Questo pessimo esempio di politica i mugellani non se lo meritano. Metteremo sempre la massima attenzione nel contrasto di episodi così contrari al comune sentire della nostra gente".


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