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Attualità mercoledì 22 dicembre 2021 ore 19:55

Terza dose dopo 4 mesi, ipotesi supergreen pass nei luoghi di lavoro

Niente vacanze di Natale prolungate per studenti e professori. Draghi ha anticipato alcune delle restrizioni per le Festività di fine anno



ROMA — In una conferenza stampa di fine anno che sembrava quasi una conclusione di mandato, il presidente del Consiglio Mario Draghi ha fornito qualche elemento in più sulle restrizioni che saranno varate domani dal governo per affrontare le festività di fine anno, messe a punto alla luce dei dati più aggiornati sulla diffusione della nuova variante Omicron del Covid-19.

Per prima cosa Draghi ha precisto che, per le scuole, non ci sarà alcun prolungamento delle vacanze di Natale. Docenti e studenti torneranno regolarmente in classe il 7 Gennaio ma verranno rafforzate le misure di sicurezza: secondo l'ultima rilevazione della Fiaso, i ricoveri pediatrici per Covid in ospedale sono aumentati del 96%. Nella stessa Toscana, dal 13 al 19 Dicembre hanno contratto l'infezione 1.905 bambini e ragazzi da 0 a 18 anni, 500 in più rispetto alla settimana precedente. Se consideriamo le ultime 3 settimane, si tratta di 4.448 studenti contagiati nel territorio regionale e la fascia più colpita è quella delle scuole elementari (851 casi fra il 13 e il 19 Dicembre).

Un'altra misura che subirà probabilmente un'accelerazione è la diminuzione dell'intervallo fra seconda e terza dose di vaccino anti-Covid: attualmente fissato a 5 mesi, sarà probabilmente accorciato a 4. Non solo. Anche la durata del supergreen pass, il green pass 'rafforzato' che si ottiene solo con la vaccinazione o la guarigione dal Covid, sarà ridotta - nel caso di quello ottenuto dopo la seconda dose - dagli attuali 9 mesi a 7 o a 6 (forse addirittura a 5).

Draghi ha ribadito che non è mai tramontata l'ipotesi di estendere l'obbligo vaccinale a nuove categorie di lavoratori, probabilmente quelle più a contatto col pubblico. Anzi: secondo alcune fonti il governo sta valutando non solo di eliminare la possibilità di ottenere il green pass con il tampone antigenico rapido ma anche di imporre nei luoghi di lavoro il possesso del green pass rafforzato. Se la norma venisse approvata, per andare a lavorare non basterebbe più neppure il tampone molecolare.

Il premier ha precisato che il governo sta valutando la possibilità di imporre un tampone anche ai vaccinati (esclusi quelli che hanno già ricevuto la terza dose) per assistere a grandi eventi o per accedere ad alcune attività o luoghi al chiuso. "Considerando che la protezione del vaccino comincia a calare più rapidamente di quanto si pensasse - ha detto Draghi - fra la seconda e la terza dose potrebbe essere utile fare il tampone".

Per finire, è certo il ritorno dell'obbligo della mascherina nei luoghi all'aperto, anche in zona bianca.


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