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Attualità giovedì 01 giugno 2017 ore 18:10

Onde gravitazionali rivelano buchi neri mai visti

Il risultato della collaborazione tra Ligo e Virgo, i rilevatori che si trovano in America e a Cascina che nel 2015 hanno scoperto le onde gravitazionali



ROMA — E' arrivato il terzo segnale delle onde gravitazionali e questa volta le vibrazioni dello spaziotempo previste da Einstein rivelano una popolazione di buchi neri mai vista, dalla massa di 20-30 volte quella del Sole. 

Il segnale arriva dalla distanza record di tre miliardi di anni luce ed è descritto su Physical Review Letters dalle collaborazioni Ligo e Virgo. Quest'ultimo è il rivelatore di onde gravitazionali che si trova a Cascina, Pisa, e fa capo all'osservatorio europeo Ego, finanziato dall'Istituto Nazionale di Fisica Nucleare (Infn) e dal Consiglio nazionale delle ricerche francese.

Il segnale è stato catturato il 4 gennaio 2017 dal rivelatore americano Ligo (Laser Interferometer Gravitational-Wave Observatory), lo stesso che nel 2015 aveva visto gli altri due segnali. 

"Possiamo affermare che esiste una nuova categoria di buchi neri", ha detto Michael Landry, del California Institute of technology (Caltech) e direttore dell'osservatorio Ligo di Hanford direttore dell''osservatorio Ligo di Hanford, uno dei due rivelatori americani accanto a quello di Livingston (Louisiana). 

"Ci aspettavamo di avere altre osservazioni", ha spiegato Gianluca Gemme, responsabile nazionale di Virgo per l'Infn. "Questo evento - ha aggiunto - apre prospettive interessanti per la conoscenza dei buchi neri: oggetti misteriosi che cominciamo finalmente a studiare".

Le onde gravitazionali, le increspature spazio temporali, sono state scoperte il 14 settembre 2015, e da quel giorno la teoria di Einstein è diventata scienza: le onde gravitazionali esistono, la prova diretta dell'esistenza dei buchi neri. E' stato proprio grazie alla collisione tra due buchi neri avvenuta un miliardo di anni fa, che nell'interferometro statunitense Ligo il 14 settembre 2015 è stato possibile registrare il suono dell'Universo. 

E' durato dieci millisecondi ma quell'attimo ha cambiato per sempre la storia della fisica e probabilmente attribuirà a chi ha scritto questa nuova pagina il Premio Nobel. Il dato, rilevato in America, è stato subito comparato con l'Europa grazie alla collaborazione tra Ligo e Virgo. Nelle campagne di Cascina, a Santo Stefano a Macerata, si trova infatti l'impianto nato dalla collaborazione tra Francia e Italia, che partecipa con l'istituto nazionale di fisica nucleare.


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