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Attualità sabato 21 novembre 2015 ore 14:40
Volley, panchina vietata al ragazzo down
Gli arbitri hanno impedito al giovane, che è figlio del coach della squadra femminile di pallavolo di Orbetello, di sedere al fianco delle giocatrici
ORBETELLO — L'episodio risale a qualche giorno fa quando il Gao Orbetello, la squadra femminile di volley che milita nel campionato di B2, è salito a Sesto Fiorentino per disputare una partita di campionato.
Pochi istanti prima del fischio d'inizio i due arbitri chiamati a dirigere l'incontro si sono accorti della presenza di un ragazzo down seduto in panchina con le giocatrici e lo hanno fatto allontanare sostenendo che il regolamento non consente a nessuno, escluso lo staff tecnico, di sedere accanto alle giocatrici.
A quel punto Matteo, così si chiama il ragazzo che ha 20 anni, si è alzato ed è andato a sistemarsi dietro la panchina insieme ai medici sportivi. Al fianco delle giocatrici è rimasto invece suo padre, Andrea Bartolini, che è l'allenatore della formazione e che alla fine dell'incontro è andato dagli arbitri per chiedere loro una spiegazione del gesto, visto che il figlio Matteo è stato tesserato come dirigente, grazie a una deroga concessa dalla federazione, proprio per poter assistere alle partite dalla panchina. I due arbitri però ribattuto che, regolamento alla mano, solo un dirigente può sedere in panchina e così il ragazzo è stato allontanato
Risultato: dopo le vibranti proteste, il coach si è beccato una giornata di squalifica. A quel punto si è seduto al pc e si è sfogato sul suo profilo Facebook.
"Quello che è successo - ha scritto Bartolini sul suo profilo Facebook - è brutto. Non vi potete immaginare lo stupore di Matteo che comunque da buon atleta ha accettato questa decisione a dir poco vergognosa. Alla fine della partita da noi persa meritatamente 3-0 mi sono permesso di dire a quei due personaggi che sicuramente alcune loro decisioni in momenti importanti non sono state a noi favorevoli ma che quello che hanno fatto nei confronti di Matteo meritava di essere raccontato. Risultato di tutto questo mi trovo squalificato per una giornata (cosa sicuramente poco importante), però permettetemi di dire alle due persone che sicuramente diventeranno dei bravissimi arbitri ma la loro sensibilità nei confronti di chi ha qualche problema è pari a zero e questa cosa non si compra e non si impara, o ce l'hai o non ce l'hai. Grazie lo stesso anche per Matteo".
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