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Attualità lunedì 03 febbraio 2020 ore 17:15

Patto per la salute, assunzioni e investimenti in Toscana

L'intesa fra il Governo e le Regioni garantirà alla Toscana 120 milioni di euro di risorse in più. Rossi: "Una boccata d'ossigeno"



FIRENZE — La Regione Toscana potrà contare fra il 2020 e il 2021 su 120 milioni di euro in più da utilizzare per i servizi sanitari grazie al Patto per la salute siglato fra il Governo centrale e le Regioni. La buona notizia è stata al centro di un evento che si è tenuto nell'auditorium del Cto di Careggi.

“Il Patto per la salute 2020-2021 è una boccata di ossigeno che consentirà un incremento del budget, già da quest’anno, per nuove assunzioni e per investimenti che aiuteranno a organizzare al meglio servizi e attività destinati ai cittadini del nostro sistema sanitario - ha commentato il presidente della Regione Toscana Enrico Rossi - Oggi ci riuniamo per discutere di questo accordo insieme ai professionisti della sanità, per farlo conoscere il più possibile agli operatori della Toscana, perché sappiano che noi lavoriamo per loro e che non sono soli. Si tratta di risorse significative di circa 120 milioni di euro per il 2020 e di 65-70 milioni per gli anni successivi, che permetteranno interventi concreti non solo sul capitale umano, ma anche sulle liste di attesa e in particolare sulla riorganizzazione dell’assistenza territoriale”.

Il presidente Rossi si è poi soffermato anche sulla questione degli specializzandi iscritti al terzo anno dei corsi di specializzazione quadriennale e quinquennale: il Governo ha dato il via libera perché possano partecipare ai concorsi per la dirigenza sanitaria (per gli specializzandi collocati nelle graduatorie concorsuali è stata prorogata al 31 dicembre 2022 la possibilità di stipulare contratti a tempo determinato), facendo riferimento alle procedure concorsuali su cui Estar (Ente di supporto tecnico amministrativo regionale) sta già lavorando.

“Questo Patto tra istituzioni civili - ha concluso Rossi - fornisce più risorse alle Regioni e ci consente di continuare a lavorare a sostegno di una sanità pubblica accessibile a tutti. Ci impegneremo al massimo perché questo continui a essere garantito”.

“Prima della fine del 2019 c'è stato l'accordo tra Ministero e Conferenza Stato-Regioni, ora il Patto aspetta di essere tradotto in legge. Per ora è un accordo di buona volontà, una comunione di intenti, ma le Regioni sono soddisfatte - ha ricordato l'assessore regionale alla salute, Stefania Saccardi - Tanti nodi restano, ma sono stati fatti tanti passi in avanti, che non possiamo sottacere. Alla fine è un buon documento, che porta avanti il rapporto tra Regioni e Stato. Registriamo con soddisfazione un'invenzione di tendenza e un rinnovato dialogo”.


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