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Attualità mercoledì 17 agosto 2022 ore 19:40

Secondo caso di febbre West Nile in Toscana

Il paziente ha 79 anni ed è ricoverato all'ospedale San Jacopo di Pistoia. Il sindaco Giurlani: "Disinfestazione in tempi brevissimi"



PESCIA — Dopo la donna di 82 anni di Ponte Buggianese, anche un uomo di 79 residente nella vicina Pescia  è risultato affetto dalla febbre West Nile, provocata da un virus isolato per la prima volta nel 1937 in Uganda.

Il secondo caso di infezione rilevato in Toscana  nel giro di pochi giorni è ricoverato nel reparto malattie infettive dell'ospedale San Jacopo di Pistoia.

Il sindaco di Pescia Oreste Giurlani ha emesso un'ordinanza in cui dispone la disinfestazione in tempi rapidi di alcune zone del territorio comunale. "Il cittadino infettato dalla puntura di una zanzara è sotto stretto controllo medico - ha spiegato il sindaco - e a noi spetta dare il via con urgenza a questa operazione che avremmo comunque fatto in tempi brevi. Non è il caso di allarmarsi ma dobbiamo adottare tutte le procedure di prevenzione affinchè quello accaduto rimanga un caso isolato".

La Asl Toscana Centro consiglia di eliminare ogni ristagno d'acqua nelle vicinanze delle abitazioni, utilizzare zanzariere e repellenti e indossare abiti che coprano il corpo.

L'Istituto superiore di sanità spiega che la maggior parte delle persone infette dalla febbre di West Nile non mostra alcun sintomo ma che invece negli anziani e nelle persone debilitate la sintomatologia può essere grave. Nei casi più critici (circa uno su mille) il virus può causare un’encefalite letale.

Fra i casi sintomatici, circa il 20% presenta febbre, mal di testa, nausea, vomito, linfonodi ingrossati, sfoghi cutanei. Questi sintomi possono durare pochi giorni, in rari casi qualche settimana, e possono variare molto a seconda dell’età della persona. Nei bambini è più frequente una febbre leggera, nei giovani la febbre  è mediamente alta con arrossamento degli occhi, mal di testa e dolori muscolari.

I sintomi più gravi si presentano in media in meno dell’1% delle persone infette (1 persona su 150) e comprendono febbre alta, forti mal di testa, debolezza muscolare, disorientamento, tremori, disturbi alla vista, torpore, convulsioni, fino alla paralisi e al coma. Alcuni effetti neurologici possono essere permanenti.


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