Il coreografo Luca Tommassini in lacrime su Instagram dopo il furto in casa: «Spariti 8 dei miei 12 gatti, parte della mia famiglia»
Attualità lunedì 31 agosto 2015 ore 16:52
Piano anti alluvioni, la Toscana è pronta
Lo ha annunciato l'assessore all'ambiente Federica Fratoni al convegno "#acquesicure per un rapporto nuovo fra fiume e citta" organizzato a Expo 2015
FIRENZE — La Toscana è pronta a dare seguito al Piano nazionale delle opere per la prevenzione del rischio idrogeologico. Ad Expo l'assessore regionale all'ambiente Federica Fratoni parla dei progetti finalizzati e cantierabili necessari per essere inseriti nel Piano anti alluvioni #italiasicura della Presidenza del Consiglio dei ministri.
"Siamo pronti - sottolinea Fratoni - a implementare il nostro parco progetti per essere in linea con i criteri della programmazione nazionale."
Tra gli esempi di interventi integrati in Toscana c'è quello per il torrente Mensola (progettato dal Consorzio di Bonifica del medio Valdarno), affluente dell'Arno, il cui bacino si estende tra Firenze e Fiesole. Per mitigare il rischio idraulico si costruiranno due casse di espansione e arginature che, tra gli obiettivi hanno anche la salvaguardia dell'attuale conformazione fisica e naturale del torrente. L'intervento è fatto in modo da amplificare e valorizzare il ruolo di confine svolto dal torrente tra la città e l'area verde, creare un'area umida dentro la cassa di espansione, creare una sorta di porta d'ingresso nell'area naturale protetta locale.
Accanto a questo ci sono interventi che restituiscono al fiume ciò che l'uomo ha inopportunamente occupato come il caso del quartiere Matteotti ad Aulla, o interventi che mirano a rendere più fruibile il fiume con la realizzazione di percorsi e piste ciclabili quali ad esempio quella sul torrente Pesa o quella, in progetto, su tutta l'asta dell'Arno.
L'assessore, alla luce dei vincoli di bilancio che gravano sugli enti locali e sulle Regioni, si augura che il governo dia la possibilità di utilizzare una contabilità speciale per realizzare velocemente tutti gli interventi necessari.
Il Piano annunciato ad inizio agosto dal Governo prevede un primo stralcio di risorse per le aree metropolitane per complessivi 1,3 miliardi di euro da ripartire a livello nazionale. Ci sarà poi una seconda fase, che partirà non prima del 2016, per un totale di 5 miliardi da destinarsi a tutti gli interventi contro il dissesto idrogeologico.
"La Toscana - ha proseguito Fratoni - ha fatto una scelta per affrontare la questione "acqua", bene unico da tutelare e rendere sicuro: avere un coordinamento stretto tra la direttiva quadro sulla politica delle acque del 2000, che mira a migliorare lo stato complessivo dei corpi idrici, e la direttiva alluvioni del 2007 che ha l'obiettivo di ridurre le conseguenze negative delle alluvioni per la salute umana, le attività economiche, l'ambiente e la cultura."
"Coordinamento inevitabile – ha continuato l'assessore - considerato quanto le caratteristiche idrauliche ed ecologiche dei corpi idrici determinino la loro qualità da un lato, e quanto esse siano influenzate dalle opere di mitigazione del rischio idraulico dall'altro."
Le misure integrate tra direttiva acque e direttiva alluvioni sono in linea con il concetto di green economy, inteso come nuovo modello economico di sviluppo sostenibile che punta a un'elevata qualità ecologica e alla ricostruzione e valorizzazione del capitale naturale, antropico ed economico del territorio.
Se vuoi leggere le notizie principali della Toscana iscriviti alla Newsletter QUInews - ToscanaMedia. Arriva gratis tutti i giorni alle 20:00 direttamente nella tua casella di posta.
Basta cliccare QUI