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Cronaca giovedì 02 gennaio 2025 ore 19:15

Fra calcio e mito, è morto Aldo Agroppi

Aldo Agroppi
Aldo Agroppi
Foto di: Francesco Ferrari / Facebook

L'ex calciatore e allenatore toscano di Torino, Fiorentina, Pisa e Padova si è spento a 80 anni a Piombino. Il cordoglio istituzionale



PIOMBINO — Una carriera fra calcio e mito, ex calciatore e poi allenatore tra le altre squadre del Torino, della Fiorentina, del Pisa e del Padova: è morto stamani Aldo Agroppi, che si è spento nella Piombino in cui era nato il 14 Aprile 1944. Era da alcuni giorni ricoverato nell'ospedale locale. Lascia la moglie e due figli.

Alla carriera in campo prima da centrocampista e poi sulle panchine delle serie maggiori, Agroppi aveva fatto seguire l'attività di opinionista divenendo una delle voci più autorevoli e schiette della critica calcistica.

Cinque presenze in Nazionale, come allenatore a Pisa portò la squadra in serie A, mentre con la Fiorentina fu impegnato nel massimo campionato fino al 1993. Suo nipote Andrea Luci gioca attualmente nel Livorno, dove riveste il ruolo di capitano.

Il cordoglio delle istituzioni

La scomparsa di Agroppi è stata accolta col generale cordoglio dal mondo del calcio, ma anche dalle istituzioni. Il presidente della Regione Toscana Eugenio Giani ha parlato di notizia "che rattrista non solo la giornata ma la vita". 

Poi il ricordo: "Agroppi, con la sua corsa atipica, i capelli arruffati, lo ricordiamo come calciatore e bandiera del Torino, poi allenatore del Pisa e della Fiorentina, dirigente del Livorno e col suo accento toscano, con il suo modo di fare schietto e irriverente, come opinionista televisivo che non faceva sconti al sistema calcio. Fai buon viaggio, Aldo, la Toscana è orgogliosa di averti avuto come figlio”.

Sensi del lutto affidati anche ai social, poi, dal sindaco di Piombino Francesco Ferrari: "Una leggenda sportiva e forse la persona che più di tutte ha rappresentato Piombino fuori dalla nostra città. Aldo è stato un calciatore, poi allenatore, poi personaggio televisivo e in tutti questi ruoli ha dimostrato la sua grande passione per il calcio nata proprio nella nostra città, nella sua città. Per Piombino è stato un pilastro, un orgoglio cittadino", ha scritto su Facebook il primo cittadino piombinese.


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