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Cronaca venerdì 19 luglio 2024 ore 10:25
Centrale di spaccio nell'appartamento-laboratorio
I traffici sono stati individuati dalla guardia di finanza tramite i social e il viavai in quelle stanze. Tre persone sono state arrestate
PISA — I messaggi sui social e il viavai di persone sospette: così la guardia di finanza di Pisa ha scoperto un intero appartamento trasformato in centrale per lo spaccio e laboratorio in cui si vendevano stupefacenti fra hashish, marijuana, sigarette elettroniche contenti Thc. Le Fiamme Gialle hanno sequestrato 800 grammi di sostanze e arrestato tre persone.
In particolare, il monitoraggio dei social media da parte dei finanzieri ha consentito di individuare l'abitazione in questione, meta di un andirivieni con monopattini elettrici e motorini. I militari, con l’ausilio delle unità cinofile Delphy e Frazy, hanno poi assistito a una cessione che ha portato a individuare con precisione un appartamento al cui interno sono stati sorpresi tre soggetti intenti al confezionamento della droga.
Sono stati sequestrati circa 620 grammi di hashish, 110 grammi di marijuana, sigarette contenenti olio di hashish con principio attivo THC (marijuana) al 90% per mg. 45mila, denaro in contante per 3.735 euro, una pistola replica SIG-Sauer P220, telefoni cellulari, tablet e pc, bilancini di precisione e materiale per il confezionamento, nonché monopattini utilizzati per le consegne.
Gli arrestati sono due di nazionalità russa e uno di nazionalità italiana ma origini ucraine. Hanno fra 25 e 27 anni. Sono stati condotti nel carcere Don Bosco di Pisa.
Listino sui social e consegne espresse: così operava la gang
Il modus operandi degli arrestati prevedeva un sistema di vendita dello stupefacente basato su ordinazioni online mediante Telegram, cui seguivano consegne con monopattini e scooter, mezzi utilizzati per gli spostamenti che rendevano difficoltosi i controlli delle forze di polizia per via dei percorsi alternativi che aggiravano il traffico locale.
In particolare, spiega una nota dei finanzieri, erano previsti tempi medi per le consegne di 20 minuti. Inoltre, gli ordini effettuati online erano basati su un particolare sistema di messaggistica: al decorrere di un preciso intervallo di tempo i messaggi con richieste di stupefacente scomparivano, al fine di celare presunti acquirenti/venditori.
Sulla citata pagina Telegram era poi presente il listino coi prezzi per ogni tipologia di stupefacente commercializzato. Hashish e marijuana avrebbero reso sul mercato circa 8.000 euro, mentre le sigarette elettroniche al THC oltre 2.500 euro: queste ultime provenienti da Los Angeles, di cui è vietata la vendita in Italia.
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