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Attualità venerdì 07 giugno 2024 ore 17:55

Uno strumento per comprendere meglio l'impatto del clima

L'obiettivo è quello di agevolare la puntuale valutazione delle anomalie climatiche. Nel team di ricerca anche studiosi toscani



PISA — Dallo studio di un team di ricercatori italiani nasce Weighted Climate Dataset, uno strumento online per la puntuale valutazione delle anomalie climatiche.

Alla sua realizzazione ha lavorato un team di studiosi tra i quali figurano anche Giorgio Fagiolo e Francesco Lamperti, docenti dell'Istituto di Economia della Scuola Superiore Sant'Anna, oltre a due ex allievi della stessa scuola Marco Gortan, ora all'Università di St. Gallen (Svizzera), e Lorenzo Testa, della Carnegie Mellon University di Pittsburgh.

Il cambiamento climatico e gli eventi meteorologici, spiega una nota della Suola superiore Sant'Anna, influenzano in maniera negativa un ampio spettro di attività naturali, sociali ed economiche, ma aggregare dati climatici senza tenere conto della loro distribuzione geografica può introdurre una distorsione nella valutazione degli impatti. 

“In estate, le temperature medie nel deserto del Mojave in California sono in genere molto più alte che a Los Angeles, ma l'entità delle attività economiche nelle due località non è nemmeno paragonabile - sottolinea Francesco Lamperti, professore associato di Economia Politica alla Scuola Superiore Sant'Anna – e dunque è fondamentale tenere conto della diversa esposizione delle attività sociali ed economiche in una regione amministrativa per una corretta valutazione degli impatti dei cambiamenti climatici in quell’area”.

Ed è proprio con l'obiettivo di superare questa distorsione che è nato il Weighted Climate Dataset.  Lo studio che ne descrive metodologia è stato pubblicato su Nature Scientific Data.

"I dati meteorologici, in genere, sono disponibili con una frequenza spazio-temporale molto più puntuale rispetto alle variabili sociali ed economiche. Pertanto - spiega la Scuola Sant'Anna -  le dimensioni meteorologiche devono essere aggregate per allinearsi a frequenze temporali inferiori e corrispondere ai confini geografici delle unità amministrative (province, regioni, stati e paesi). Questo processo, tuttavia, non è semplice, poiché richiede spesso l'utilizzo di pesi in grado di rappresentare la distribuzione geografica delle attività economiche, con conseguenti potenziali distorsioni non trascurabili per l'analisi. Infatti, tenere conto della diversa esposizione delle attività sociali ed economiche all'interno di una regione amministrativa appare fondamentale per una corretta valutazione degli impatti del cambiamento climatico in quell’area".

“La piattaforma – aggiunge Francesco Lamperti - mira a rendere standard il modo in cui i dati climatici vengono utilizzati e compresi, favorendo i progressi nella scienza del clima e un processo decisionale informato. L’insieme di dati fornisce diversi schemi di ponderazione, tra cui il conteggio della popolazione, le luci notturne e la superficie coltivata”.


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