Studente morto carbonizzato, sequestrata la camera

Indagini in corso sulla misteriosa morte del giovane siciliano. Trascorse il lockdown a Pisa, al vaglio le immagini delle telecamere di sorveglianza

PISA — Soltanto venerdì, grazie alla prova del Dna, si è avuta la certezza che il corpo trovato carbonizzato domenica 25 Luglio nelle campagne fra Orzignano e San Martino a Ulmiano, nel Comune di San Giuliano Terme, è dello studente universitario Francesco Pantaleo, 24enne di Marsala, scomparso il 24 Luglio da Pisa.

Dopo aver accertato che quel cadavere bruciato era di Pantaleo c'è da capire come e perché il giovane è finito bruciato in quel campo.

Per acquisire nuovi elementi sulle indagini gli inquirenti hanno sequestrato la camera dell'appartamento dove il ragazzo viveva con due coinquilini. La casa si trova nelle vicinanze della facoltà di Ingegneria informatica alla quale Pantaleo era iscritto e a circa cinque chilometri da dove è stato ritrovato senza vita.

In quell'abitazione il giovane aveva trascorso i mesi di lockdown, senza fare ritorno in Sicilia. A Pisa, per contribuire alle indagini, sono arrivati anche i genitori del ragazzo.

L'autopsia sul cadavere è in programma martedì.

A quanto si è appreso dagli inquirenti vicino al corpo senza vita non sono state trovate tracce di combustibili e contenitori e il corpo non presenterebbe ferite evidenti. Il cadavere di Pantaleo, quando è stato scoperto, era senza scarpe.

Dalle telecamere di sorveglianza potrebbero arrivare ulteriori indizi: i carabinieri sono al lavoro per esaminare le immagini registrate da diverse telecamere, sia pubbliche che private, posizionate nelle vicinanze del campo dove Pantaleo è bruciato.

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