Attualità giovedì 23 gennaio 2025 ore 15:40
Microrobot per combattere i tumori dall'interno

Il progetto di Stefano Palagi, professore di bioingegneria all’Istituto di BioRobotica del Sant'Anna, ha ricevuto un finanziamento di 150mila euro
PISA — Sviluppare microtobot ultra-soffici in grado di penetrare dentro i tessuti tumorali per attivare procedure mediche mini invasive. E' l'obiettivo del progetto Sotfinvaders coordinato da Stefano Palagi, professore associato di bioingegneria all’Istituto di BioRobotica della Scuola Superiore Sant’Anna di Pisa e finanziato dal Consiglio Europeo per la Ricerca.
Partendo dai risultati del progetto Erc Celloids, nel quale sono stati progettati microrobot ultra-soffici magnetici che possono muoversi in spazi molto ristretti simulando il movimento nei tessuti corporei, Palagi e il suo team di ricerca, spiega una nota della Scuola Superiore Sant'Anna, studieranno il modo in cui i microrobot possono penetrare dentro un tessuto tumorale.
"Prendendo ispirazione dalle cellule immunitarie che si muovono attraverso i tessuti corporei - spiega l'ateneo- i microrobot possono modificare la loro forma corporea e adattarsi agli ostacoli e, potenzialmente, ai tessuti biologici. Con il nuovo progetto Softinvaders, Palagi mira ad esplorare il potenziale di questi microrobot ultra-soffici in applicazioni anti-tumorali, con l’obiettivo di rendere i microrobot capaci di penetrare dentro masse tumorali solide. Il team di ricerca si concentrerà in particolar modo su modelli di tumore di seno, pancreas, polmone o colon: grazie infatti alla loro capacità di adattare la propria forma corporea, i microrobot potrebbero infatti raggiungere zone impervie del nostro corpo, infilandosi anche nei minuscoli interstizi dei tessuti biologici".
“Nel progetto Celloids – dichiara Stefano Palagi - stiamo studiando come rendere i microrobot capaci di muoversi in ambienti con interstizi di dimensioni inferiori a quelle dei microrobot stessi, simulando il movimento nei tessuti corporei. Abbiamo recentemente dimostrato che microrobot ultra-soffici, il cui corpo si adatta all’ambiente esterno, possono muoversi in ambienti confinanti sotto l’azione di campi magnetici controllati.
In Softinvaders – continua Palagi - svilupperemo ulteriormente questi microrobot magnetici ultra-soffici per far sì che riescano a penetrare tumori solidi. Questo potrebbe portare ad un innovativo sistema di somministrazione localizzata di terapie anti-tumorali che ne aumenti l’efficacia e ne riduca drasticamente gli effetti collaterali”.
Il finanziamento previsto per il progetto Softinvaders ha una durata di 18 mesi e prevede un investimento di 150mila euro.
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