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Attualità martedì 27 maggio 2025 ore 18:29
Paraplegico torna a camminare con la neurostimolazione

I bioingegneri della Scuola Superiore Sant’Anna tra i protagonisti di uno studio che dimostra l’efficacia della neurostimolazione midollare
PISA — Per la prima volta al mondo è stata dimostrata l’efficacia della neurostimolazione midollare in un paziente paraplegico con lesione grave del cono midollare. Un traguardo importante che vede, tra i protagonisti, anche i bioingegneri della Scuola Superiore Sant’Anna di Pisa.
Il caso clinico, pubblicato oggi su Med – Cell Press e condotto dal team multidisciplinare del Mine Lab, che vede coinvolti i medici, fisioterapisti e i ricercatori dell’ Ospedale San Raffaele di Milano e dell'Università Vita-Salute San Raffaele insieme appunto ai bioingegneri del Sant’Anna coordinati dal professor Silvestro Micera, descrive l’incredibile recupero di un uomo di 33 anni, colpito quattro anni fa da una grave lesione midollare a livello toracico basso, che gli ha causato una paralisi degli arti inferiori.
"Nonostante due cicli intensivi di riabilitazione eseguiti dopo l’incidente - si legge in una nota congiunta delle istituzioni protagoniste dello studio- il paziente non era più in grado di camminare né di stare in piedi. Gli esami avevano anche evidenziato un danno alle radici nervose che collegano il midollo spinale ai muscoli delle gambe (da L4 a S1), segno che, oltre al sistema nervoso centrale, era coinvolto anche quello periferico. Si tratta di una condizione particolarmente difficile da trattare, perché le terapie tradizionali raramente danno risultati quando i circuiti nervosi sono danneggiati a più livelli".
Il paziente è stato così inserito nel trial clinico Neuro-SCS-001, che valuta gli effetti della stimolazione elettrica epidurale combinata con un programma di riabilitazione personalizzato.
"Abbiamo impiantato un sistema di stimolazione midollare con 32 elettrodi, posizionandolo tra T11 e L1. - spiega il professor Pietro Mortini - La stimolazione, una volta attivata, ha consentito di riaccendere alcuni circuiti nervosi residui, in particolare quelli che controllano i muscoli del tronco e i flessori dell’anca, essenziali per il recupero della postura e della camminata. Dopo una fase iniziale di calibrazione, il paziente ha seguito un programma riabilitativo innovativo che integra esercizi in ambiente di realtà virtuale, utilizzando feedback sensoriali e motori".
Questo lavoro si inserisce in un percorso di ricerca avviato con il primo intervento di impianto di un neurostimolatore midollare nel 2023, eseguito dal team di neurochirurghi dell’ospedale San Raffaele, guidato dal primario di neurochirurgia Pietro Mortini.
Il percorso è proseguito con la pubblicazione, su Science Translational Medicine nel 2025, dei primi risultati ottenuti su due pazienti impiantati che dimostrano l’efficacia del protocollo innovativo di stimolazione elettrica epidurale nel trattamento delle lesioni del midollo spinale.
"I risultati di questo studio – aggiunge il professor Pietro Mortini – offrono nuove speranze ai pazienti con lesioni midollari gravi che hanno vissuto un lungo periodo di immobilità, offrendo la possibilità di recuperi impensabili fino a poco tempo fa grazie all’integrazione della neuromodulazione avanzata e della riabilitazione personalizzata".
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