Cronaca giovedì 15 giugno 2017 ore 12:10
Rapinatore ucciso, le ultime chiamate ai complici
Attraverso le ultime telefonate effettuate dal malvivente potrebbero essere identificati gli altri membri della banda dell'assalto alla gioielleria
PISA — Sono state le impronte digitali a dare un'indentità al malvivente ucciso due giorni fa dal gioiellliere Daniele Ferretti durante una tentata rapina culminata in una sparatoria. L'uomo si chiamava Simone Bernardi, era originario di Latina e aveva 43 anni. Quando è entrato nel negozio di Ferretti era l'unico che aveva il volto coperto e con sè non aveva niente, nè il telefonino nè armi. Quindi non sarebbe stato lui a sparare verso la moglie del gioielliere e a innescare la reazione di quest'ultimo per legittima difesa.
Gli inquirenti stanno adesso cercando di risalire al telefono di Bernardi e quindi alle chiamate da lui effettuate negli ultimi giorni e che potrebbero portare ai due complici ancora in fuga.
Indagini in corso anche sull'auto rubata dalla banda a Marina di Pisa e poi parcheggiata davanti alla gioielleria, alla ricerca di tracce biologiche lasciate dai rapinatori.
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