Attualità venerdì 14 giugno 2024 ore 11:16
In Toscana il centro che fa sorridere i bambini
Le strutture d'eccellenza Smile House per malformazioni cranio-maxillo-facciali sono solo 8 in Italia Diagnosi anche prenatale, 250 interventi l'anno
PISA — Nasce in Toscana il centro d'eccellenza che fa sorridere i bambini: è stato ufficialmente inaugurato a Pisa, nell’Azienda ospedaliero-universitaria di Cisanello, il Centro Smile House, struttura per la diagnosi e l’assistenza multispecialistica di pazienti affetti da malformazioni cranio-maxillo-facciali, dalla diagnosi prenatale fino al termine dello sviluppo psicofisico.
In Italia i centri di questo tipo sono solo 8: 4 Centri Hub a Roma, Vicenza, Pisa e Monza dove si svolgono attività chirurgiche primarie e trattamenti secondari e multispecialistici, e 4 Centri Spoke a Cagliari, Taranto, Ancona e Catania dove si svolgono trattamenti secondari e multispecialistici.
A Pisa il Centro di fatto si integra nell’organizzazione e nelle attività già esistenti nel Percorso Labiopalatoschisi diretto dal chirurgo plastico Gian Luca Gatti dell'Unità operativa di Chirurgia plastica ospedaliera dell’Aoup. Il percorso festeggia 10 anni di attività: istituito al Santa Chiara nel 2014 e poi dotato di degenze dedicate nel 2016, conta circa 250 interventi l’anno su bambini affetti da malformazioni congenite del labbro e del palato (labiopalatoschisi) provenienti da tutta Italia (78% di attrattività extraregionale) e anche dai Paesi in via di sviluppo nell’ambito della cooperazione sanitaria internazionale.
La peculiarità – che è anche la ragione dell’eccellenza dei risultati – è l’intervento entro i primi 6 mesi di vita, tempestività che garantisce il buon esito della correzione della malformazione grave sia dal punto di vista funzionale sia estetico con la tecnica della periostioplastica, inventata a Pisa da Alessandro Massei.
Altro punto di forza - che ne fa un centro fra i primi posti in Italia per volumi di attività, mininvasività, ambulatori multi specialistici, soddisfazione e apprezzamento per l’esito finale – è la multidisciplinarietà, con la prosecuzione degli interventi successivi in collaborazione con le altre specialità chirurgiche fino a quando la malformazione non è completamente risolta, anche sotto l’aspetto estetico, entro il compimento della maggiore età.
E poi l’accoglienza, con camere di degenza in cui i piccolissimi possono soggiornare da soli con la loro mamma h24, il che ne fa un unicum a livello nazionale.
Queste le premesse con cui il percorso labiopalatoschisi dell’Aoup entra a far parte – con un protocollo d’intesa siglato fra Aoup e Smile House Fondazione Ets - del network italiano dei Centri Smile House, con l’obiettivo di unire le forze per potenziare l’offerta assistenziale multidisciplinare per i pazienti affetti da malformazioni del volto, con la possibilità di effettuare ricerca e formazione del personale sanitario e diventare un punto di riferimento per tutto il Centro Italia.
Nello Smile House di Pisa collabora infatti un team di specialisti di diverse discipline tra cui chirurgia maxillo-facciale, anestesia e rianimazione, neonatologia, pediatria, genetica medica, ginecologia (per diagnosi prenatale), odontoiatria, ortodonzia, otorinolaringoiatria, logopedia e psicologia, oltre al personale infermieristico di degenza e sala operatoria. I pazienti sono presi in carico dalla diagnosi prenatale e accompagnati lungo tutto il percorso di cura, che comprende interventi chirurgici, terapie riabilitative e supporto psicologico.
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