Attualità giovedì 11 aprile 2019 ore 13:55
Chirurgia epatica, eccezionale intervento a Pisa
Un complesso intervento di epato-cardiochirurgia effettuato per la prima volta senza macchina cuore-polmone ha ridato speranza a una paziente
PISA — Pisa segna un ulteriore passo avanti nella chirurgia ultraspecialistica multidisciplinare. Lo rende noto l'Azienda ospedaliero universitaria, che parla di un "intervento riuscito e non ancora descritto in letteratura, che ha restituito speranza di vita ad una paziente già operata due volte per metastasi al fegato (da adenocarcinoma del colon) e che stavolta non avrebbe avuto grandi possibilità di sopravvivenza se non fosse stata applicata una procedura innovativa, che ha unito la tecnica di chirurgia epatica del risparmio d’organo alla cardiochirurgia senza circolazione extracorporea".
L'Aoup spiega che "Le ondizioni generali e l'età della paziente non consentivano l’impiego della circolazione extracorporea, di solito usata negli interventi di cardiochirurgia".
Dopo un accurato briefing-preoperatorio che ha coinvolto moltissime figure professionali (chirurghi generali, cardiochirurghi, anestesisti, oncologi, epatologi, radiologi, medici di medicina trasfusionale e di medicina nucleare, infettivologi, anatomo-patologi, infermieri di sala e tecnici, oltre alla direzione sanitaria per l’organizzazione logistica) è stato pianificato accuratamente l’intervento, ricorrendo anche alla ricostruzione in 3D del fegato della paziente a partire dalla cardio Tac, grazie alla collaborazione con l’Università di Pavia.
"In 14 ore di sala operatoria con più di 20 professionisti coinvolti - sottolinea l'Aoup- è stata portata a termine con successo una maratona chirurgica che ha sostituito l’asse vascolare sede della metastasi asportando una minima quantità di fegato, intervenendo sul cuore senza circolazione extra-corporea, come in un intervento tradizionale di chirurgia epatica del risparmio d’organo, dal punto di vista emodinamico, nonostante la de-connessione completa del deflusso epatico dalla paziente. Una scelta terapeutica che può fare da apripista in casi come questo essendo la resezione chirurgica con risparmio d’organo una chance concreta per aumentare le probabilità di sopravvivenza dei pazienti affetti da metastasi epatiche da neoplasia del colon retto. La paziente, con perdite ematiche ridottissime e una degenza di poco più di 2 settimane, è tornata a casa con un fegato originario pressoché integro, nonostante i plurimi interventi, e un’aspettativa di sopravvivenza triplicata rispetto a quella precedente l’intervento. Tutto merito dei percorsi assistenziali costruiti intorno alla patologia, di cui quello della “Chirurgia epatica del risparmio d’organo per le metastasi” - all’interno del quale è stato gestito questo intervento e di cui è responsabile il dottor Lucio Urbani - è un esempio".
I protagonisti coinvolti, a vario titolo e in fasi
diverse, in questa bella pagina di sanità sono:
- Chirurghi generali: Lucio Urbani, Stefano Signori, Riccardo
Balestri, Nicolò Roffi, Benedetta Sargenti, Piero Buccianti
- Cardiochirurghi: Maurizio Levantino, Clemente Pascarella,
Giovanni Scioti
- Anestesisti: Gabriella Licitra, Chiara Leoni, Rubia
Baldassarri, Daniele Amitrano, Paolo Giomi, Pietro Bertini, Luca
Doroni, Adriana Paolicchi, Fabio Guarracino
- Oncologi: Gianluca Masi
- Cardiologi: Carmela Nardi
- Epatologi: Piero Colombatto
- Radiologi: Piero Boraschi, Lorenzo Faggioni, Francescamaria
Donati, Michele Tonerini
- Radiologi interventisti: Alessandro Lunardi
- Medici nucleari: Duccio Volterrani
- Infettivologi: Enrico Tagliaferri
- Medici trasfusionali: Alessandro Mazzoni
- Infermieri: Antonio Fallacara, Lori Andreotti, Barbara
Marchetti, Souad Makhoul, Chiara Miniati, Alessio Giovannelli,
Gianfranco Baroni, Giuliana Santoni, Maria Bussolotti, Ilaria
Davini, Ciro Costanzo, Susanna Paolicchi, Mariagrazia Orsi
- Tecnici perfusionisti: Marina Barachini, Danilo Milano, Yuri
Pescucci
- Medici Legali: Chiara Toni
- Anatomopatologi: Maura Castagna, Alessandro De Luca, Annamaria
Bartolucci
- Direzione sanitaria: Mauro Giraldi, Giulia Gemignani, Carola
Martino, Silvia Pagliantini, Gloria Gaspari
- personale medico ed infermieristico del reparto della Terapia
intensiva cardiochirurgica e del reparto della Chirurgia
generale.
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