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Attualità martedì 08 novembre 2016 ore 16:05
Le Iene a Pisa per intervistare Bebe Vio
La campionessa si trova in città insieme agli atleti della nazionale per disputare la Coppa del mondo di scherma paralimpica
PISA — In gara 150 atleti provenienti da 16 nazioni, ma i riflettori sono tutti puntati su di lei, la 19enne medaglia d'oro a Rio, sorrisi e determinazione.
Beatrice Vio è già arrivata in città e questa mattina, in occasione della conferenza stampa di presentazione dell'evento sportivo, ad attenderla a Palazzo Gambacorti c'era anche la giornalista Sabrina Nobile con lo staff della trasmissione "Le iene".
Bebe Vio, medaglia d'oro nel fioretto alle recenti paralimpiadi di Rio De Janeiro, Loredana Triglia e Andreea Mogos, medaglie di bronzo nel fioretto a squadre e Emanuele Lambertini, medaglia d'oro ai campionati del mondo under 17, sono tra gli atleti che scenderanno in pedana in occasione della tappa pisana della Coppa del mondo di scherma paralimpica.
Dopo aver ospitato l'edizione 2015, il prestigioso evento sportivo torna in città dall'11 al 13 novembre al Cus per la sesta e ultima prova del trofeo internazionale.
L'appuntamento pisano, organizzato da Pisascherma con la collaborazione del Cus Pisa, è patrocinato dalla Regione, dal Comune e dall'Università di Pisa. Commissari tecnici dell'evento sono Simone Vanni, Francesco Martinelli e Fabio Giovannini.
Alla presentazione ha partecipato anche Sandra Capuzzi, assessore al sociale e presidente del comitato organizzatore della tappa pisana della Coppa del mondo di scherma paralimpica: "In pedana - ha detto Capuzzi- vedremo dei grandi campioni che sono diventati l'emblema di come, con forza di volontà e tenacia, si possono raggiungere grandi traguardi".
"Dopo il grande successo dello scorso anno- ha sottolineato il rettore dell'università di Pisa Paolo Mancarella- siamo felici che Pisa torni ad ospitare la gara conclusiva della Coppa del mondo di scherma paralimpica. Saranno giorni emozionanti e, ci auguriamo, molto partecipati".
Una occasione - sottolinea Mancarella- per riaffermare il valore sociale dello sport e il significato del rapporto tra sport e disabilità. Una lezione di vita che vale più di cento lezioni che si svolgono nelle nostre aule".
Oltre alla concessione del patrocinio e alla disponibilità della sede del Cus, l'ateneo collabora nell'organizzazione dell'iniziativa attraverso l'Unità dei servizi per l'integrazione degli studenti con disabilità (Usid),l che si occuperà dell'accompagnamento e dello spostamento degli atleti con propri mezzi e volontari.
"A proposito di sport e studio -ha detto il rettore- l'università è pronta ad accogliere gli studenti diversamente abili, anche grazie al lavoro della conferenza dei delegati per la disabilità".
Emozionati gli atleti della nazionale, rappresentati da Bebe Vio e Emanuele Lambertini: "L'hanno scorso ci siamo divertiti un sacco -ricordano i due atleti- e l'evento era stato ben organizzato e abbiamo avuto l'aiuto prezioso di tanti volontari. C'erano tanti atleti e tante persone. Speriamo di divertirci e di dare il meglio anche quest'anno".
"Quando si gioca in casa- ha aggiunto Bebe Vio- la pressione è sempre maggiore, ma è una pressione buona, positiva. L'importante è porsi degli obiettivi e cercare di raggiungerli".
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