Attualità venerdì 24 agosto 2018 ore 10:00
Chi era Ubaldo Diciotti
Sulla nave CP941 bloccata a Catania con 150 migranti a bordo il nome del generale lucchese che studiò in Normale e guidò i porti di Livorno e Tripoli
LUCCA — Ubaldo Diciotti, nato a Lucca nel 1878, dopo gli studi in matematica alla Normale di Pisa (biennio in matematica) scalò i vertici della Capitaneria di Porto fino al ruolo di generale. Negli anni ricoprì l’incarico di Comandante dei porti di Molfetta, Barletta, Sebenico, Ancona, Livorno e Napoli, finché nel 1939, nonostante l'anzianità, accettò l'incarico di commissario straordinario e comandante del porto di Tripoli, dando prova di grande impegno e ricevendo per questo nel 1941 la Medaglia d'argento al valor militare della Marina.
"In periodo di eccezionale difficoltà - si legge nella motivazione dell'onorificenza - reggeva i servizi del porto di Tripoli con grande perizia e con piena rispondenza alle imponenti necessità della guerra. In occasione di attacchi aerei nemici dirigeva con prontezza, con decisione e con competenza, durante le stesse azioni di bombardamento, le opere di soccorso ed in particolare a bordo lo spegnimento di una nave incendiata con carico di tritolo e munizioni, dimostrando alto spirito del dovere e sereno sprezzo del pericolo".
Tornato in Italia nel 1941, nel settembre 1943 non aderì alla Rsi e si ritirò a vita privata, morendo a Roma nel 1963. Definito dai quaderni della Marina "uomo dotato di grande umanità e concreta preparazione professionale", la Capitaneria di Porto decise di ricordare il suo nome apponendolo alla nave CP 941 della classe Dattilo, varata a Castellammare di Stabia nel 2013.
Quella nave Diciotti che negli ultimi anni è stata a lungo impegnata nel soccorso in mare dei migranti provenienti dalla Libia, quella Libia che il generale lucchese conosceva bene, e che oggi si trova bloccata nel porto di Catania con 150 migranti a bordo, per volere del ministro Salvini, al centro di uno scontro politico ed istituzionale italiano ed europeo.
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