Questo sito contribuisce alla audience di 
Toscana Media News quotidiano online.
Percorso semplificato Aggiornato alle 19:00 METEO:FIRENZE16°  QuiNews.net
Toscana Media News - Giornale Online
giovedì 25 aprile 2024
Tutti i titoli:
corriere tv
Atleta iraniano di MMA prende a calci ragazza che non indossa il velo

Cronaca martedì 07 dicembre 2021 ore 10:00

Don Bosco, detenuto appicca il fuoco in cella

Il carcere "Don Bosco" di Pisa

Un gesto di protesta che poteva avere gravi conseguenze. Due agenti, intervenuti con gli estintori, sono rimasti intossicati dai fumi



PISA — Momenti di tensione e panico sabato sera, attorno alle 18, all'interno della casa circondariale Don Bosco, quando per protesta un detenuto ha appiccato un incendio all'interno della cella in cui si trovava, dando fuoco alle lenzuola e a quello che aveva a disposizione. L'episodio è stato reso noto dal Sappe, il Sindacato autonomo di Polizia Penitenziaria.

"I fumi sprigionatosi hanno invaso l’intera Sezione raggiungendo le celle degli altri detenuti - ha fatto sapere Pasquale Salemme, segretario nazionale del Sappe per la Toscana -, dando vita ad attimi di panico. Lodevole è stato il pronto intervento degli agenti di Polizia Penitenziaria in servizio, i quali hanno subito messo in sicurezza l’autore dell’insano gesto, salvandogli la vita, per poi evacuare l’intera Sezione scongiurando rischi di intossicazione per i detenuti. Con tre estintori, gli agenti hanno in poco tempo riportato la situazione alla normalità domando le alte fiamme". 

"Purtroppo - ha aggiunto Salemme -, a due poliziotti è stata diagnosticata un’intossicazione per inalazione da fumo con una prognosi di sette giorni. Questa è l’ennesima prova del valore professionale e morale degli uomini e le donne della Polizia Penitenziaria che antepongono alla propria incolumità personale il senso del dovere".

Donato Capece, segretario generale del Sappe, ha espresso solidarietà e parole di apprezzamento "per la professionalità, il coraggio e lo spirito di servizio dimostrati di poliziotti", ribadendo che "occorrono interventi immediati e strutturali che restituiscano la giusta legalità al circuito penitenziario intervenendo in primis sul regime custodiale aperto". 

Angelo Montuori, vicesegretario regionale Cnpp, e Donato Nolé, coordinatore regionale Fp-Cgil, hanno invece riferito che “ormai presso il penitenziario di Pisa, oltre alle ripetute aggressioni ai danni del personale del Corpo di Polizia Penitenziaria, si registrano numerosi incendi di natura dolosa nelle camere di pernottamento ubicate nei reparti di detenzione, provocati da detenuti facinorosi con gravi problemi psichiatrici". Motivo per cui chiederanno al provveditore e alla politica "interventi risolutivi perché fatti del genere non possono essere più tollerabili, la vita dei poliziotti penitenziari di Pisa è giornalmente a rischio e noi non possiamo accettarlo". 

All'origine delle proteste e delle difficoltà nel carcere Don Bosco, secondo Montuori e Nolé, "un sovraffollamento della popolazione detenuta che supera i 280 ristretti, la cui maggioranza ha problemi di tossicodipendenza e psichiatrici, difficile da gestire".


Se vuoi leggere le notizie principali della Toscana iscriviti alla Newsletter QUInews - ToscanaMedia. Arriva gratis tutti i giorni alle 20:00 direttamente nella tua casella di posta.
Basta cliccare QUI

Tag
Iscriviti alla newsletter QUInews ToscanaMedia ed ogni sera riceverai gratis le notizie principali del giorno