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Attualità lunedì 23 marzo 2015 ore 18:00

Politiche sociali, occhio alle zone grigie

La Copas ha inviato al consiglio regionale un report che denuncia il modo con cui vengono appaltati i servizi ai privati: "Si favorisce la corruzione"



FIRENZE — Dalle gare al massimo ribasso all'assenza di soggetti terzi preposti al controllo. Dall'eccessivo ricorso alle procedure d'urgenza all'assenza del monitoraggio dei risultati. Sono queste i punti critici che la Copas, la conferenza permanente delle autonomie sociali, ha messo in luce nel rapporto consegnato al consiglio regionale in cui si indaga il sistema con cui la pubblica amministrazione affida i servizi, soprattutto quelli sanitari, ai privati e alle cooperative.

Un sistema che ha alcune zone d'ombra che devono essere corrette visto che, come si legge in una nota della Copas, "può favorire fenomeni corruttivi".

Per evitarlo Copas ha stilato un elenco di 6 raccomandazioni

- Definire regole chiare per l'affidamento dei servizi;

- Applicare in modo univoco un sistema di controlli;

-  Promuovere la formazione dei funzionari che si occupano delle gare e dei controlli;

- Evitare che i funzionari vengano lasciati soli nel gestire le procedure;

- Ridurre il ricorso a gare al massimo ribasso e agli affidamenti d'urgenza.

La Conferenza permanente delle autonomie sociali è nata nel 2014 per iniziativa del consiglio regionale e ha il compito di verificare gli effetti delle politiche regionali sulla vita sociale.


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